1) Quando è la banca a formulare la domanda di condanna al pagamento del saldo debitore del conto corrente l’individuazione del credito, nella sua composizione ed entità, presuppone che l’onere di allegazione dei fatti e delle relative prove a supporto del credito sia posto a carico della Banca stessa, mentre quando è il correntista ad agire, con la domanda di ripetizione di somme indebitamente addebitate sul conto corrente o di accertamento della nullità di clausole contrattuali e di revisione del saldo, l’onere di produzione del titolo che ha dato origine al rapporto di conto corrente e degli estratti di conto corrente è a suo carico esclusivo. La carenza di allegazione non può essere superata mediante richiesta di esibizione.
2) La commissione di massimo scoperto qualora venga applicata sul massimo sconfinamento eseguito nel periodo, deve essere considerata illegittima poiché costituisce una doppia imposizione su somme che sono già produttive di interessi, determinando una forma occulta di costo per il cliente realizzata attraverso l’ingiustificato incremento del tasso reale dell’interesse praticato.