La Cassazione conferma che un’operazione di investimento non autorizzata è illegittima: e pertanto, ove si risolva in perdita, deve essere risarcito al cliente l’intero danno emergente che ne sia derivato. Non assurge a concausa efficiente, ex art. 1227 c.c., l’inerzia dell’investitore nel verificare l’andamento del conto e degli investimenti dato il carattere assorbente, sotto il profilo causale, della condotta, definita “arbitraria”, della banca.
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