È legittimo l’avviso d’accertamento che assoggetta ad imposta proporzionale di registro, anziché ad Iva, la vendita del compendio aziendale potenzialmente di natura turistico alberghiera, anche se le licenze di esercizio e sanitarie sono state acquisite successivamente dall’acquirente, e non procurate dal cedente. Questo in quanto, ancorché possa trattarsi di un unico cespite immobiliare, rileva la mera potenzialità del compendio all’esercizio dell’attività alberghiera, indipendentemente dal soggetto che procura le autorizzazioni idonee all’esercizio dell’attività d’impresa.