Con sentenza del 12 dicembre scorso, la Commissione Tributaria Regionale di Roma ribadisce il principio secondo cui il richiamo alla mera sproporzione tra il patrimonio del contribuente e l’ammontare della pretesa creditoria avanzata dall’amministrazione finanziaria non può di per sé costituire elemento sufficiente su cui basare la concessione di un provvedimento cautelare.
Diversamente, evidenzia la Commissione Tributaria Regionale, si arriverebbe a sanzionare i contribuenti in base ad un elemento qualitativo (la consistenza patrimoniale) piuttosto che sulla concreta esistenza di un pericolo per la riscossione del credito.
Nel caso di specie, la Commissione Tributaria Provinciale aveva disposto l’applicazione nei confronti di un contribuente di un sequestro conservativo per un debito erariale, sequestro successivamente revocato dalla Commissione Tributaria Regionale in applicazione del suddetto principio.