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Attualità

Antiriciclaggio: gli Stati Uniti dettano le priorità strategiche dei prossimi 4 anni

9 Luglio 2021

Antonio Martino, Of Counsel, DLA Piper; Ernesto Carile, Tenente Colonnello, Guardia di finanza

Di cosa si parla in questo articolo
AML

Per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo negli Stati Uniti, il 2021 costituisce indiscutibilmente una pietra angolare grazie all’introduzione di una imponente riforma scaturita dall’approvazione del National Defense Authorization Act (NDAA) che include l’Anti-Money Laundering Act (AML Act)[1] ed il Corporate Transparency Act (CTA)[2]. In particolare, l’AML Act mira a rafforzare, modernizzare e semplificare il regime statunitense promuovendo l’innovazione, la riforma normativa e l’impegno di tutte le Autorità competenti e dei soggetti obbligati per identificare i rischi e le priorità AML; inoltre, con il CTA vengono stabiliti requisiti uniformi di segnalazione della titolarità effettiva per le società, le società a responsabilità limitata e gli altri enti che svolgono attività commerciali negli Stati Uniti, autorizzando il Financial Crimes Enforcement Network(FinCEN)[3] a raccogliere informazioni e condividerle con le autorità governative e le istituzioni finanziarie.

La riforma antiriciclaggio novellata dal National Defense Authorization Act apporta numerose innovazioni, tra le quali la competenza per FinCEN di stabilire le “priorità” nazionali contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo[4]. Il 30 giugno 2021, il Financial Crimes Enforcement Network ha pertanto pubblicato l’”Anti-Money Laundering and Countering the Financing of Terrorism National Priorities”[5] con cui, di concerto con tutte le Autorità federali, sono state tracciate le priorità nazionali per il quadriennio 2021/2024.

In particolare, la strategia nazionale di contrasto, cui tutti i soggetti obbligati dovranno far riferimento adeguando i rispettivi programmi di compliance AML/CFT basati sul generale principio del risk based approach,individua le seguenti criticità: corruzione, criminalità informatica e uso distorto di valute virtuali, finanziamento del terrorismo nazionale ed estero, frodi in genere, organizzazioni criminali transnazionali, traffico di stupefacenti, tratta e traffico di esseri umani e finanziamento alla proliferazione delle armi di distruzione di massa. Queste minacce riflettono le debolezze identificate sia dall’Autorità antiriciclaggio U.S.A. che dai Dipartimenti e dalle Agenzie del Governo Federale, includendo reati presupposto generatori di proventi illeciti che potrebbero sfruttare le vulnerabilità del sistema finanziario per riciclare denaro.

In tale contesto, il contrasto alla corruzione diventa un obiettivo strategico degli Stati Uniti, in piena adesione al “Memorandum on Establishing the Fight Against Corruption as a Core United States National Security Interest”[6] del 3 giugno 2021, con cui il Presidente degli Stati Uniti Biden ha indicato come decisiva la lotta al fenomeno. Infatti, gli Stati Uniti ritengono la corruzione nazionale ed estera una minaccia strategica alla sicurezza nazionale in quanto alimenta l’instabilità, mina la crescita economica, riducendo il prodotto interno lordo globale tra il 2 ed il 5%, ed erode la fiducia dei cittadini nei governi, indebolendo le istituzioni democratiche. Inoltre la corruzione minaccia il sistema finanziario globale ed il suo contrasto è un obiettivo determinante che non può prescindere da un rafforzamento del sistema antiriciclaggio essenziale per impedire l’occultamento dei relativi proventi illeciti.

Il documento individua la lotta alla criminalità informatica, generalmente intesa, come fondamentale priorità per le future politiche di contrasto AML/CFT. Per di più si evidenzia come attacchi informatici provenienti da entità straniere abbiano determinato interferenze nei processi democratici elettorali americani. In riferimento alla criminalità cibernetica, nell’ultimo anno, il Dipartimento del Tesoro e la stessa FinCEN hanno emanato diverse istruzioni operative per i soggetti obbligati allo scopo di orientare l’attività di compliance AML in relazione all’emergenza legata al COVID-19 ed in particolare ad attacchi ransomware[7]. Quest’ultima modalità di aggressione ha recentemente causato gravi danni al sistema di approvvigionamento energetico dell’impianto di raffinazione Colonial Pipeline, tra i più grandi gasdotti degli Stati Uniti che gestisce circa il 45% delle forniture della Costa Orientale. Inoltre, tra il 2020 ed il 2021 si è assistito ad un drastico aumento del numero di attacchi anche al sistema finanziario e sanitario americano associato a richieste di riscatto sia da parte di criminali informatici che di nazioni quali Russia, Corea del Nord e Iran.

I proventi illeciti derivanti da tali reati vengono spesso riciclati proprio nel contesto dell’ecosistema internet tramite l’utilizzo di criptovalute ovvero money mules. FinCEN rileva come lo strumento delle valute virtuali, il cui utilizzo è sempre più diffuso per regolare le transazioni online, sia il mezzo privilegiato per il pagamento dei riscatti ovvero per occultare l’origine illecita dei relativi proventi. Tra l’altro, è emerso come le valute virtuali siano state utilizzate anche per la compravendita di armi di distruzione di massa e programmi collegati agli armamenti nucleari. Per questo motivo le Autorità U.S.A. ritengono fondamentale introdurre specifici provvedimenti per consentire una maggiore tracciabilità delle valute virtuali ovvero la loro interdizione.

Dagli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, cui è seguita l’emanazione dell’US Patriot Act, il contrasto del finanziamento al terrorismo è diventato parte integrante della normativa antiriciclaggio americana che si è evoluta di pari passo con il fenomeno del terrorismo internazionale e nazionale. A livello internazionale, i pericoli maggiori derivano da organizzazioni come quelle dello Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS), Al Qaeda, Hezbollah libanese e il Corpo della Guardia Rivoluzionaria Islamica Iraniana, mentre per quanto concerne il terrorismo interno i maggiori rischi derivano dalle organizzazioni dei cc.dd. suprematisti bianchi e antigovernativi. La traiettoria che il FinCEN individua ha lo scopo di contrastare i finanziamenti per reclutare, supportare, finanziare logisticamente e condurre operazioni da parte delle organizzazioni terroristiche; i soggetti obbligati saranno sempre più sensibilizzati nell’inoltrare Suspicious Activity Report (SARs) ponendo la massima attenzione al trasferimento di piccole somme di denaro – anche a titolo di donazione – per autofinanziare attacchi di “lupi solitari”, oltre che schemi di occultamento più complessi, finalizzati al supporto logistico e di approvvigionamento di materiali diretti ad organizzazioni terroristiche più strutturate.

Prioritaria, sotto il profilo della valutazione del rischio di riciclaggio, va considerata la lotta alle frodi in genere, ed in particolare nel settore bancario e finanziario, nonché quelle relative all’assistenza sanitaria che, da sole, generano proventi stimati in circa 100 miliardi di dollari all’anno.

La criminalità organizzata transnazionale operante negli Stati Uniti[8] coinvolge un’ampia gamma di attività illecite quali criminalità informatica, traffico di droga, frode, traffico di specie selvatiche protette, tratta di esseri umani, furto di proprietà intellettuale, traffico di armi e corruzione[9] e, considerata la mole degli introiti derivanti da tali reati, si osserva il ruolo sempre più determinante di vere e proprie strutture organizzate “professionali” che forniscono un servizio “globale” di riciclaggio, occultamento e reimpiego dei proventi illeciti. Per quanto attiene le organizzazioni criminali, restano centrali i Cartelli della droga (messicani e colombiani), che si affidano anche reti di broker principalmente cinesi per riciclare il denaro in Asia, facilitato da scambi di valuta cinese e statunitense. Inoltre, si è osservato un aumento di schemi di riciclaggio finalizzati a far rimpatriare i proventi del traffico di droga in Messico utilizzando cittadini cinesi residenti negli U.S.A. per veicolare nel sistema bancario i contanti prodotti dalla vendita di stupefacenti, eludendo – altresì – le restrizioni U.S.A. sui trasferimenti di capitali.

Il FinCEN considera il contrasto ai flussi finanziari illeciti derivanti dalla tratta[10] e dal traffico[11] di esseri umani di particolare rilevanza e, di conseguenza, il contrasto al riciclaggio dei relativi proventi che possono includere entrate associate alla logistica (ad es., alloggio e trasporto delle vittime) ed i guadagni connessi allo sfruttamento delle vittime resta un target essenziale per le politiche AML.

Le reti di sostegno al finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa[12] sono considerate da FinCEN un pericolo per il sistema finanziario degli Stati Uniti che può essere sfruttato per acquisire armi di distruzione di massa o loro componenti, ovvero per promuovere lo sviluppo di programmi di armamento che eludano le risoluzioni delle Nazioni Unite o le sanzioni statunitensi. In tale ambito, è fondamentale il ruolo delle banche corrispondenti che costituiscono una delle principali vulnerabilità e un fattore di rischio nel finanziamento della proliferazione, anche mediante l’utilizzo di intermediari, shell companies e società di commercio e trasporto internazionale come riscontrato in alcuni casi che hanno coinvolto Paesi quali l’Iran, la Corea del Nord e la Siria.

 


[1] L’Anti-Money Laundering Act (AML Act) è stato emanato come Division F, §§ 6001-6511, del William M. (Mac) Thornberry National Defense Authorization Act per l’Anno Fiscale 2021, Pub. L.116-283 (2021).

[2] Il Corporate Transparency Act (CTA) è stato approvato con la Legge sull’autorizzazione della difesa nazionale per l’anno fiscale 2021, Pub. L. 116-283 (2021). La Sezione 6403 del CTA modifica il Bank Secrecy Act aggiungendo una nuova Sezione 5336 sui requisiti per la comunicazione delle informazioni sulla titolarità effettiva.

[3] Il Financial Crimes Enforcement Network è stato istituito con il Treasury Order nr. 105-08 del Segretario del Tesoro degli Stati Uniti il 25 aprile 1990 e, attualmente, è integrato nel Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. La missione istituzionale di FinCEN è proteggere da attività illecite il sistema finanziario e combattere il riciclaggio di denaro sporco e promuovere la sicurezza nazionale attraverso la raccolta, l’analisi e la diffusione di informazioni finanziarie e l’uso strategico delle autorità finanziarie. FinCEN svolge la sua missione ricevendo e conservando i dati delle transazioni finanziarie; inoltre analizza e diffonde tali dati a fini di contrasto e coopera a livello globale con le organizzazioni omologhe degli altri Stati (FIU) e con gli organismi internazionali (GAFI, Gruppo Egmont). FinCEN esercita funzioni regolatorie principalmente ai sensi del Currency and Transaction Reporting Act del 1970 (il cui quadro legislativo viene comunemente definito “Bank Secrecy Act” – “BSA”), modificato dal Titolo III del Patriot Act del 2001, nonché da diverse norme che ne hanno esteso ed integrato i poteri e le competenze. Il BSA è il primo e più completo statuto federale che detta le linee di contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Il BSA autorizza il Segretario del Tesoro a emanare regolamenti che impongono alle banche e ad altri istituti finanziari di adottare una serie di precauzioni contro i reati finanziari, tra cui l’istituzione di programmi AML e l’archiviazione di rapporti connessi con indagini e procedimenti penali, fiscali e regolamentari, anche in materia di intelligence e antiterrorismo. Il Segretario del Tesoro delega il Direttore di FinCEN ad attuare, amministrare e far rispettare il Bank Secrecy Act e le altre normative di settore. Il Congresso degli Stati Uniti ha assegnato a FinCEN specifici poteri diretti alla raccolta, l’analisi e la diffusione a livello centrale delle informazioni connesse al monitoraggio del sistema finanziario a supporto delle Autorità pubbliche e dell’industria finanziaria a livello federale, statale, locale e internazionale.

[4] Il National Defense Authorization Act introduce i seguenti requisiti come punti chiave per il contrasto AML/CFT:

– stabilire standard per la comunicazione delle informazioni sulla titolarità effettiva, costituire un sistema informatico per raccogliere e proteggere i dati e creare protocolli di accesso;

– stabilire priorità nazionali contro il riciclaggio di denaro e contrastare il finanziamento del terrorismo;

– migliorare le disposizioni relative ai whistleblowers per prevedere un solido programma di denuncia e nuove tutele anti-ritorsione;

– rivedere, se necessario, i requisiti di segnalazione delle Transazioni in Valuta (CTR) e delle Operazioni Sospette (SAR) e altri regolamenti e linee guida esistenti del Bank Secrecy Act (BSA);

– ampliare i requisiti e gli obblighi BSA per i soggetti dediti al commercio di antichità e di opere d’arte;

– codificare il programma FinCEN Exchange;

– cooperare con gli operatori privati nel settore tecnologico per il contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo;

– attivare una cooperazione tra il FinCEN, le forze dell’ordine e gli operatori finanziari sull’uso dei dati BSA e delle segnalazioni di operazioni sospette (SARs);

– introdurre un programma per consentire agli istituti finanziari di condividere le SARs con le proprie filiali, sussidiarie e affiliate estere.

[5] Anti-Money Laundering and Countering the Financing of Terrorism National Priorities – 30 giugno 2021 – https://www.fincen.gov/sites/default/files/shared/AML_CFT%20Priorities%20(June%2030%2C%202021).pdf.

[6] Memorandum on Establishing the Fight Against Corruption as a Core United States National Security Interest – 3 giugno 2021 – https://www.whitehouse.gov/briefing-room/presidential-actions/2021/06/03/memorandum-on-establishing-the-fight-against-corruption-as-a-core-united-states-national-security-interest/.

[7] Per approfondimenti sulle indicazioni del FinCEN relative al COVID-19 e agli attacchi ransomware:

– Covid-19: le indicazioni dell’autorità antiriciclaggio U.S.A. (Financial Crimes Enforcement Network) – 16 giugno 2020 – Antonio Martino ed Ernesto Carile http://www.dirittobancario.it/sites/default/files/allegati/martino_a._e_carile_e._
covid_19_le_indicazioni_dellautorita_antiriciclaggio_u.s.a._2020_ok.pdf;

– I pericoli del ransomware e le indicazioni dell’Autorità antiriciclaggio U.S.A. (FinCEN) – 4 dicembre 2020 – Antonio Martino ed Ernesto Carile – https://www.dirittobancario.it/news/antiriciclaggio/i-pericoli-del-ransomware-e-le-indicazioni-dell-autorita-antiriciclaggio-usa-fincen .

[8] Relativamente alla definizione di organizzazione criminale transnazionale si intende: Transnational organized crime refers to “self-perpetuating associations of individuals who operate transnationally for the purpose of obtaining power, influence, monetary, or commercial gains, wholly or in part by illegal means, while protecting their activities through a pattern of corruption or violence or through a transnational organization structure and the exploitation of transnational commerce or communication mechanisms.”10 U.S.C. § 284(i)(6)..

[9] Strategia per combattere la criminalità organizzata transnazionale – 19 luglio 2011 – Casa Bianca.

[10] Il reato di tratta di esseri umani si considera l’atto di costringere o la coercizione al lavoro, ai servizi o ad atti sessuali di una persona.

[11] Il traffico di esseri umani comporta il trasporto illegale e la successiva ricollocazione degli stessi negli Stati Uniti.

[12] Il finanziamento della proliferazione si riferisce all’atto di fornire fondi o servizi finanziari che sono utilizzati, in tutto o in parte, per la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, lo sviluppo, l’esportazione, il trasbordo, l’intermediazione, il trasporto, il trasferimento, lo stoccaggio o l’uso di armi nucleari , armi chimiche o biologiche e relativi vettori e materiali correlati (comprese sia le tecnologie che i beni a “duplice uso” utilizzati per scopi non legittimi), in violazione delle leggi nazionali o, ove applicabile, degli obblighi internazionali. Dipartimento del Tesoro, Valutazione del rischio di finanziamento della proliferazione nazionale, 20 dicembre 2018, punto 3-4.

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