Il Garante europeo della protezione dei dati (GEPD), ha pubblicato il suo parere sulla proposta di direttiva della Commissione europea sui crediti al consumo. La proposta mira a modernizzare le norme esistenti in materia di credito al consumo per far fronte ai cambiamenti indotti dalla digitalizzazione e da altre tendenze di mercato, come il maggiore utilizzo dei canali di vendita online o nuove forme di credito al consumo.
Il GEPD ritiene che la proposta abbia un chiaro impatto sulla tutela dei diritti e delle libertà delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, in particolare le disposizioni relative alla valutazione del merito creditizio e alle offerte personalizzate sulla base del trattamento automatizzato.
Nel suo parere, il GEPD sostiene l’obiettivo della proposta di rafforzare la tutela dei consumatori e ricorda il rapporto di complementarità tra tutela dei consumatori e protezione dei dati.
Il GEPD invita il legislatore a perseguire un’ulteriore armonizzazione e tutela dei consumatori specificando ulteriormente le categorie di dati che possono e non possono essere utilizzate per valutare il merito creditizio. A questo proposito, il GEPD sostiene il divieto di trattare i dati dei social media e i dati sanitari a tal fine. Allo stesso tempo, il GEPD raccomanda di estendere tale divieto all’uso di eventuali categorie speciali di dati personali ai sensi dell’articolo 9 del GDPR, nonché alle informazioni relative ai dati di navigazione online delle persone.
Il GEPD ritiene che dovrebbero essere presi in considerazione anche i requisiti, il ruolo e le responsabilità delle banche dati sui crediti o di terzi che forniscono «punteggi di credito». La proposta dovrebbe armonizzare le categorie di informazioni che possono essere contenute nelle banche dati per la valutazione del merito creditizio e specificare quando tali banche dati possano essere consultate.
Inoltre, quando la valutazione del merito creditizio comporti l’uso della profilazione o altro trattamento automatizzato di dati personali, i consumatori dovrebbero sempre ricevere informazioni preliminari significative ed essere in grado di richiedere una valutazione umana.