Con il provvedimento in oggetto, la Corte di Cassazione ha stabilito la responsabilità di una banca per violazione degli obblighi di "specifica diligenza" previsti dal d.lgs 415/96 (all'epoca dei fatti vigente, ora abrogato) nell’ambito della prestazione di servizi di consulenza, per aver indotto gli investitori all’acquisto di azioni di una società, della quale la banca era capogruppo, indebitata e prossima all'insolvenza (fallita tre mesi dopo la vendita stessa).