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Flash News

Mercati finanziari: la tensione resta alta

21 Maggio 2012

Situazione di mercato

21.05.2012 – Settimana difficile per i mercati finanziari che esprimono la massima tensione finanziaria degli ultimi mesi. Il focus rimane sostanzialmente concentrato sulla Grecia, incapace di esprimere un governo politico, nemmeno di tipo tecnico, nemmeno di unità nazionale. Il paese ellenico andrà a nuove elezioni il 17 giugno e l’incertezza di questi trenta giorni mancanti all’appuntamento ha spinto gli investitori a cercare soluzioni di investimento sicure e al riparo dagli effetti domino pronosticabili. I primi si vedono chiaramente dall’andamento delle borse mondiali ma anche dalla dinamica del trio titoli di stato, spread e credit default swap. Il rendimento dei Bund tedeschi, in questo quadro, si è spinto al minimo storico mentre lo spread della Spagna si è rapidamente involato oltre quota 500. Il problema politico non è ovviamente incentrato sulla possibilità che la Grecia abbia o meno un governo, ma che l’arena politica greca esprima, da giugno, la volontà di non continuare l’avventura europea, uscendo dalla zona Euro. Questa eventualità pare sempre più probabile, anche se dall’Europa le voci tendono ad escludere tale possibilità. Basta attraversare la Manica, però, per trovare chi, come la Bank of England, avverte che sta lavorando a piani che contemplano l’uscita di Atene dal clan europeo. Medesime parole sono state usate dal Commissario Europeo al Commercio che riporta di piani d’emergenza se dalle urne greche uscisse una maggioranza nettamente anti europea. Rapide le smentite di Olli Rehn che ha dichiarato che non vi sono ipotesi di lavoro che contemplano Atene fuori dall’Euro. Tale view è stata confermata anche dal G7 attualmente in corso, anche se appaiono come dichiarazioni di facciata e obbligate. In questo contesto le borse hanno fallito il rimbalzo che alcuni prevedevano, archiviando la peggior settimana da settembre 2011. Da Bruxelles si ipotizza che serviranno ancora 12 o 24 mesi prima che i mercati finanziari si calmino. Presa di posizione quantomeno ingenua, visto che i “mercati” vedono benissimo il rischio di un effetto domino che, partendo dalla Grecia, può portare ad altre uscite dall’Euro, in primis di Portogallo e Spagna. Per quest’ultima la situazione si fa sempre più tesa: aumentano le sofferenze delle banche spagnole e non è ancora chiaro se le iniezioni di liquidità del governo iberico basteranno a sostenere il fragile sistema finanziario.

Outlook tecnico

Come preventivabile, la rottura dei supporti sull’S&P 500 a quota 1340-1370, ha determinato un ulteriore deterioramento del trend rialzista di medio periodo, ormai terminato. I mercati, per dare origine ad altri movimenti rialzisti duraturi, devono fissare dei nuovi minimi valenti. Tuttavia, l’ipotesi da mettere in campo ora è quella di una inversione del trend rialzista di lungo periodo, come segnalato sui grafici mensili. Di notevole aiuto, sullo stesso frame, anche il grafico sull’EuroStoxx 50, che fotografa esattamente i pericoli in corso. Il ritorno di una volatilità in aumento conferma il netto cambio di sentiment.

 

 

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