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Il mercato azionario americano visto da due fondi

16 Novembre 2011

Consultique

L’offerta dell’industria del risparmio gestito copre ormai quasi tutte le tradizionali asset class di investimento, con una numerosità di prodotti molto varia. La capacità di affinare la ricerca da parte degli investitori può determinare forti differenziali di risultati, all’interno ovviamente della medesima asset class. Nell’analisi che segue viene mostrato come, pur mantenendo inalterata l’area d’investimento (mercato azionario americano), la scelta tra due differenti fondi comuni possa portare a forti scostamenti di risultato nel breve così come nel medio/lungo periodo. I fondi considerati sono omogenei sia per valuta che per benchmark di riferimento; in sostanza, a parità di tutti i fattori menzionati, la differenza nei rendimenti, fra l’uno e l’altro fondo, viene data dalla diversa attività di selectiondella gestione. I gestori, infatti, possono applicare metodologie di picking dei titoli anche molto differenti tra loro e vale la distinzione tra chi preferisce una composizione tendente al paniere generale (gestione passiva) e chi effettua scelte disallineate rispetto al benchmark (gestione attiva).

I fondi analizzati sono il “Threadneedle Lux – US Equities” (codice ISIN: LU0061475181) ed il “Vontobel Fund – US Value Equity” (codice ISIN: LU0035765741); il benchmark di riferimento dichiarato dalle due gestioni, come detto, coincide, ed è rappresentato dall’indice “S&P 500 Total Return”. L’analisi operata rivela come, nel frame temporale a cinque anni dalla data attuale (11 novembre 2011), il fondo Threadneedle riesca ad ottenere un’extraperformance di oltre 25 punti rispetto al benchmark di riferimento. Il fondo Vontobel, invece, si trova al di sotto dell’S&P 500 di oltre 7 punti, per un differenziale, rispetto all’altro fondo di 32 punti percentuali.

Il forte extrarendimento viene realizzato soprattutto nel periodo che intercorre tra il punto iniziale dell’analisi e il 27 febbraio 2009. E’ stata considerata questa data perché è la fase di mercato dove gli indici hanno toccato i minimi assoluti, a seguito della crisi finanziaria post Lehman che ha investito il mercato azionario globale. In questo confronto, il fondo Threadneedle realizza un -25% contro un -44% ottenuto dal fondo concorrente Vontobel e dall’indice S&P 500 (in versione Total Return). La sovra performance del primo prodotto è da rinvenire nella capacità del gestore di modulare il beta dei titoli scelti (ossia la loro sensibilità ai movimenti di mercato) in situazioni differenti, sia nell’uptrend azionario durato fino al 2007, sia nella successiva marcata correzione. Si rende evidente, infatti, la preferenza verso aziende a beta elevato nel primo periodo, unita ad un picking di compagnie inserite in business “difensivi” nella seconda fase. Il fondo Vontobel, nello stesso periodo, resta sotto benchmark per l’intero frame temporale, salvo recuperare nella fase finale, riallineandosi in termini di performance.

La seconda parte dell’analisi (quella tra incorre tra marzo 2009 e le date attuali) porta a considerazioni molto diverse. La classifica di performance vede infatti il benchmark battere entrambi i fondi analizzati, con i seguenti differenziali: +12% su Threadneedle e +15% su Vontobel. L’analisi grafica degli andamenti ci evidenzia inoltre come entrambi i fondi siano rimasti sempre sotto benchmark, con scarsa capacità, quindi, di produrre valore aggiuntivo rispetto al parametro di riferimento.

L’analisi dello stile di gestione dei fondi comuni d’investimento può mostrare e spiegare, quindi, i differenziali (positivi o negativi), sia rispetto al benchmark di riferimento, sia rispetto ai competitor della propria categoria. In sintesi, si avvalora la tesi secondo cui, nella scelta dei prodotti, il bivio iniziale per l’investitore riguarda soprattutto i rischi e le opportunità della gestione attiva rispetto alla semplice gestione passiva.

 

 

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