Deve ritenersi che l’intermediario sia palesemente venuto meno all’obbligo di diligenza anche in relazione all’adempimento degli obblighi di protezione derivanti dalla clausola generale di correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto laddove: 1) nel 2003 la cliente ha acceso presso la convenuta due conti correnti per la gestione di un finanziamento agevolato concesso dalla stessa banca per i danni causati dal terremoto del 1997 nella Regione Marche; 2) uno dei due conti serviva per l’accredito del finanziamento, l’altro, “d’appoggio”, per l’addebito degli interessi passivi e per i versamenti da parte dell’interessata; 3) in ragione di una specifica convenzione stipulata tra la convenuta e la Regione, quest’ultima contribuiva al pagamento degli interessi passivi maturati nella misura del 2% fisso; 4) il contributo veniva versato dalla banca ogni trimestre sul conto corrente “d’appoggio”; 5) in data 22 aprile 2008 il finanziamento è stato completamente estinto dalla ricorrente e il relativo conto corrente è stato chiuso; 6) la ricorrente non ha potuto estinguere il secondo conto corrente in quanto la banca non ha accreditato 3 tranches di contributi regionali (al 31.12.2007, al 31.03.2008 e al 22.04.2008), mentre ha continuato ad addebitare gli interessi passivi, determinando un ingiustificato saldo a debito.