Nel caso di prestazione del “servizio di tesoreria”, devono ritenersi senza dubbio irregolari le modalità di esecuzione delle indicazioni fornite all’intermediario tesoriere da parte dell’Ente pubblico territoriale laddove, giacché invece di emettere un unico assegno non trasferibile dell’importo di euro 22.216,75, siano stati emessi ben cinque assegni di importo minore non recanti la clausola di non trasferibilità. In tali ipotesi, appare evidente che possa ritenersi configurabile una responsabilità diretta dell’intermediario nei confronti del terzo creditore in considerazione della indiscutibile rischiosità della modalità di pagamento prescelta.