Deve ritenersi corretto il comportamento della banca che, alla luce di una prudente valutazione del rischio di credito, abbia provveduto alla revoca della carta di credito, laddove, peraltro, il “Regolamento Generale” di utilizzo della carta preveda che l’ “ammontare anomalo della spesa rispetto agli standard del titolare” rappresenti una delle cause per la sospensione e/o revoca della carta (nel caso di specie, l’ammontare complessivo delle spese effettuate dal cliente nel mese precedente alla revoca, pari ad € 14.405,25, risultava anomalo rispetto allo standard, pari a circa € 2.460 al mese).