Nell’attribuzione del valore di carico nel proprio dossier di titoli caduti in successione, rilevante al fine di evitare maggiori oneri impositivi conseguenti all’eventuale vendita dei predetti titoli, che potrebbero presentare delle plusvalenze rispetto al costo di acquisto (o valore di carico), occorre tener presente quanto specificato dalla Risoluzione del 24/7/2001 n. 120 delle Agenzie delle Entrate (in particolare al punto 2, Valorizzazione dei titoli pervenuti in successione), secondo cui “[…] il comma 5 dell’articolo 82, del TUIR, prevede che ai fini della determinazione delle plusvalenze […] nel caso di acquisto per successione, si assume come costo il valore definito o, in mancanza, quello dichiarato agli effetti dell’imposta sulle successioni. Inoltre, la medesima disposizione stabilisce che per i titoli esenti da tale imposta, si assume come costo il valore normale alla data di apertura della successione […] qualora i titoli siano stati dichiarati ai fini dell’imposta sulle successioni, ancorché la stessa non sia dovuta, in quanto la quota spettante a ciascun beneficiario non supera gli importi minimi previsti per l’applicazione della stessa, si debba assumere quale costo di acquisto quello dichiarato o definito ai medesimi fini”.