L’istruttoria di fido costituisce un atto interno della banca, finalizzato a valutare la generica capacità di credito del cliente o la specifica validità dell’iniziativa da finanziare, in vista della decisione, da assumere secondo regole di vigilanza prudenziale, di concedere, o meno, il credito e della determinazione delle forme tecnico/giuridiche che la concessione del credito può in concreto assumere. Tale valutazione può essere più o meno lunga e complessa, in relazione alle possibili caratteristiche oggettive (del credito) e soggettive (del richiedente). D’altro canto, la decisione di concedere il fido, anche qualora venga comunicata al cliente, non per questo determina il sorgere in capo a quest’ultimo di un diritto di credito, rappresentando appunto un atto destinato, nei suoi effetti organizzativi, soltanto a soggetti posti all’interno della banca ed inidoneo a produrre in capo alla stessa alcun vincolo negoziale.
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