La clausola con cui l’intermediario, al fine di identificare le spese relative al “Rinnovo Istr. Fido”, indichi l’importo massimo applicabile per la voce di spesa “rinnovo istruttoria e/o gestione pratica fido” senza indicare dei casi di addebito e della base periodica di computo, non si presenta ineccepibile sotto il profilo della trasparenza, e ciò sia in quanto non viene chiarita la periodicità dell’applicazione della voce di spesa sia in quanto non risulta chiaro il metodo di calcolo delle spese in questione. Al fine di favorire le relazione con la clientela, è quindi auspicabile che una simile clausola sia adattata alla nuova normativa in tema di trasparenza.
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