Il controllo effettuato dalla banca in ordine alla genuinità dell’assegno deve ritenersi negligente laddove le difformità “strutturali” tra il titolo presentato al pagamento e l’originale, per le loro carrateristiche (apposizione del numero identificativo dell’assegno all’esterno, anziché all’interno, dell’apposita zona ondulata; mancanza del logo dell’Euro sul retro dell’assegno), fossero rilevabili, ad occhio nudo, dalla persona preposta al controllo, in quanto chiaramente visibili senza l’ausilio di particolari attrezzature e, essendo impressi a stampa, costantemente riprodotti con le stesse caratteristiche. Tale negligenza è da ritenersi particolarmente grave laddove l’importo dell’assegno risulti abnorme rispetto all’usuale andamento del conto, circostanza questa che avrebbe dovuto indurre a maggiore cautela e suggerire l’opportunità di procedere, nell’interesse del cliente, a più accurate verifiche, onde evitare che sul suo conto potesse essere addebitato il pagamento di un titolo contraffatto.
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