Pubblicata la Circolare della Ragioneria Generale dello Stato del 13 aprile 2021 n. 12 che detta le istruzioni con riferimento agli adempimenti da porre in essere da parte delle Amministrazioni rispetto al bilancio di genere con riferimento al Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2020.
Si ricorda che con l’articolo 8 comma 1 del decreto legislativo del 12 settembre 2018, n.116, è stata rafforzata la funzione del bilancio di genere, ponendo l’accento sull’opportunità che sia utilizzato come base informativa per promuovere la parità di genere tramite le politiche pubbliche, ridefinendo e ricollocando conseguentemente le risorse e tenendo conto dell’andamento degli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES) inseriti nel Documento di Economia e Finanza (DEF).
Il bilancio di genere è stato disposto in via sperimentale dall’articolo 38-septies della legge n. 196 del 2009, introdotto dall’articolo 9 del decreto legislativo del 12 maggio 2016, n. 90 per il completamento della riforma del bilancio e successivamente modificato dalla legge 4 agosto 2016 n. 163. È volto a dare evidenza del diverso impatto delle politiche di bilancio su uomini e donne, in termini di denaro, servizi, tempo e lavoro non retribuito.
Il bilancio di genere prevede, da un lato, la riclassificazione contabile delle spese del bilancio dello Stato e, dall’altro, l’individuazione di indicatori statistici per monitorare le azioni intraprese per incidere sulle disuguaglianze di genere e la loro associazione alle strutture del bilancio contabile.