Banca d’Italia ha pubblicato un approfondimento relativo alla calibrazione della riserva di capitale anticiclica (CCyB) per l’Italia.
Il lavoro illustra due approcci per tenere conto dello scostamento del rapporto tra credito e PIL dal suo trend calcolato in base alla metodologia della Banca d’Italia (credit-to-GDP gap adjusted) nella determinazione della riserva di capitale anticiclica (CCyB).
I due approcci suggeriscono di attivare il CCyB quando il credit-to-GDP gap adjusted raggiunge, rispettivamente, 1 e 3 punti percentuali e di aumentare il buffer in modo che si collochi al 2,5% quando il gap è pari, rispettivamente, a 9 e 8 punti.
In base alle stime, l’utilizzo della coppia (1,9) permetterebbe di massimizzare il grado di accuratezza nel prevedere la vulnerabilità del sistema bancario.
In ogni caso, la fissazione del CCyB non avviene in modo automatico in quanto, oltre al credit-to-GDP gap, viene presa in considerazione una molteplicità di indicatori del ciclo macrofinanziario.