L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha aperto una procedura di consultazione sulla metodologia per il calcolo dell’’Ultimate Forward Rate’ (UFR) e per la sua implementazione.
Sulla base del quadro normativo previsto da Solvency II, l’UFR deve essere stabile nel lungo periodo e deve subire modificazioni solo nel caso in cui vi siano mutamenti rilevanti nelle aspettative a lungo termine delle imprese assicurative. La metodologia per derivare questo tasso deve essere chiaramente indicata e deve essere determinata in maniera trasparente, prudente e oggettiva al fine di garantirne nel tempo coerenza applicativa. Inoltre, tale metodologia deve tenere conto delle attese riguardante i tassi di interesse reali a lungo termine e le aspettative sull’inflazione.
Dato che lo scopo ultimo del quadro normativo di Solvency II è la protezione dei soggetti assicurati, l’UFR deve essere calcolato in maniera appropriata. A tal fine, il documento EIOPA in consultazione cerca di bilanciare l’adeguata stabilità a lungo termine del tasso con la necessità di aggiustamenti dovuti alle diverse aspettative su tassi di interesse e inflazione.
Il documento proposto – in consultazione fino al 18 luglio 2016 – spiega inoltre le ragioni sottostanti tale iniziativa da parte dell’EIOPA e analizza le conseguenze che eventuali modifiche dell’UFR potrebbero comportare sul tasso d’interesse privo di rischio, sul valore temporale della moneta e dei flussi di cassa delle imprese assicurative.