La IAIS ha pubblicato un’analisi sugli approcci di vigilanza e delle sfide legate all’utilizzo di dati e indicatori chiave per valutare i rischi di condotta in ambito assicurativo.
I tradizionali approcci alla vigilanza sulla condotta basati sulla compliance rendono difficile accertare il valore reale e i possibili rischi per i clienti del panorama assicurativo attuale ed emergente.
Le autorità di vigilanza stanno quindi cercando di adottare approcci più lungimiranti e basati sui risultati per quanto riguarda i rischi di condotta.
Tra dicembre 2020 e febbraio 2021, la IAIS, attraverso il suo Market Conduct Working Group (MCWG), ha condotto un’indagine tra i suoi membri per verificare nel complesso gli attuali approcci di vigilanza legati all’utilizzo di dati e indicatori chiave per valutare i rischi di condotta.
L’indagine ha riguardato un totale di 51 autorità di diversi paesi.
L’Allegato 1 elenca i partecipanti all’indagine e riassume l’ambito e il mandato di vigilanza del gruppo di intervistati.
I capitoli 1 e 2 riguardano i poteri delle autorità di vigilanza di raccogliere dati sulla condotta e i loro approcci alla raccolta, all’elaborazione, alla convalida e all’analisi di tali dati.
La maggior parte degli intervistati dispone di poteri e strutture per la raccolta dei dati sulla condotta e, nella maggior parte dei casi, ottiene tali dati sia direttamente dalle imprese di assicurazione che da terzi.
Il capitolo 3 descrive il numero e il tipo di indicatori di condotta raccolti dalle autorità di vigilanza. In totale, gli intervistati hanno riportato 201 indicatori unici; questo numero elevato riflette le lievi variazioni degli indicatori.
La maggior parte delle autorità di vigilanza ha dichiarato di raccogliere 20 o meno indicatori per valutare il rischio di condotta degli assicuratori.
Tra le principali constatazioni, vi è una concentrazione di indicatori che si concentrano sui sinistri e che si riferiscono alla valutazione dell’adeguatezza del prodotto o del valore per il cliente. Inoltre, i dati relativi ai reclami sono considerati dalle autorità di vigilanza come una delle principali fonti di informazione per tutti i risultati di condotta.
Il capitolo 4 presenta gli scopi per i quali le autorità di vigilanza utilizzano l’analisi dei dati di condotta, che sono stati distribuiti in modo ragionevolmente uniforme tra supervisione reattiva, preventiva e proattiva.
Non sorprende, evidenzia la IAIS, che i dati di condotta analizzati siano spesso utilizzati per identificare potenziali comportamenti scorretti e sostenere misure formali di applicazione della legge, ma l’’analisi ha anche rivelato che circa la metà degli intervistati li utilizza anche per pianificare gli interventi sui prodotti e sulle iniziative di educazione dei consumatori.
Il capitolo 5 identifica le principali sfide incontrate dalle autorità di vigilanza: la prima è la scarsa priorità delle questioni relative alla gestione del rischio di condotta da parte degli assicuratori, la seconda è la mancanza di risorse da parte dell’autorità di vigilanza.
Vengono poi descritti i temi ricorrenti segnalati come difficoltà nell’interpretare e utilizzare i dati di condotta raccolti dagli assicuratori e da terzi.
Tra gli altri, vi sono problemi di definizione, incapacità degli assicuratori di fornire i dati richiesti e scarsa qualità dei dati.
Il capitolo 6 illustra l’impatto della pandemia da Covid-19 sulla raccolta dei dati di condotta da parte delle autorità di vigilanza.