L’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) ha pubblicato i dati relativi alla sua attività per il primo semestre 2020.
In particolare, dal 1° al 30 giugno scorso sono pervenuti all’ACF 874 nuovi ricorsi, che ha portato ad oltre 6.200 il numero dei ricorsi complessivamente trasmessi all’Arbitro Consob dal 2017 ad oggi.
Come evidenzia l’ACF, sono i risparmiatori residenti nelle regioni del Sud Italia ad essersi fatti promotori del maggior numero di ricorsi (39,5% del totale), seguiti da investitori retail del Nord (33,4%) e del Centro (33,4%). Il controvalore complessivo dei risarcimenti richiesti nel primo semestre dell’anno supera i 50 mln. di euro, dato questo in linea con quello riferito all’intero triennio 2017/2019 (complessivi 300 mln. di euro), con un valore pro-capite delle controversie che supera i 67.000 euro.
In crescita (+10) il numero degli intermediari finora coinvolti in contenziosi dinanzi all’ACF: 173 al 30 giugno 2020, a fronte dei 163 di fine 2019. Il numero complessivo degli intermediari aderenti al sistema è di 1.092 al 30 giugno scorso.
In tutto sono stati conclusi 750 procedimenti, con una percentuale di accoglimento dei ricorsi del 65,7%, a fronte dei 34,3% rigettati. Nel complesso sono stati riconosciuti risarcimenti per circa 12 mln. Di euro. In apprezzabile ascesa il dato relativo ai casi di estinzione anticipata dei procedimenti, su richiesta del risparmiatore (107 nel primo semestre 2020, mentre erano stati 194 in tutto il 2019).
Nel primo semestre dell’anno è proseguita l’attività del Collegio volta alla definizione di orientamenti che possano fungere da utile guida non solo per gli intermediari nella trattazione dei reclami della clientela, così da minimizzare anche i rischi di futuri contenziosi.