L’EBA ha pubblicato una nota tematica sulle esposizioni immobiliari residenziali delle banche dell’UE.
Le banche dell’UE hanno segnalato più di 4,1 miliardi di EUR di prestiti e anticipi garantiti da immobili residenziali.
Ciò corrisponde a 1/3 di tutti i prestiti a famiglie e società non finanziarie.
Sul tema, evidenza l’EBA, la domanda di alloggi è stata molto elevata negli ultimi anni.
L’elevata domanda di alloggi riflette il contesto di bassi tassi di interesse combinato con le mutevoli preferenze dovute alla pandemia da Covid 19.
Le solide posizioni patrimoniali e di liquidità delle banche dell’UE hanno consentito di soddisfare, in larga misura, questa domanda, ampliando le loro esposizioni verso i mutui ipotecari.
Allo stesso tempo, l’offerta di alloggi non è stata in grado di tenere il passo con la domanda a causa della mancanza di investimenti immobiliari negli anni precedenti, dei vincoli di costruzione e delle interruzioni della catena di approvvigionamento causate dalla pandemia.
Di conseguenza, in molti paesi dell’UE, i prezzi delle case hanno registrato tassi di crescita elevati che hanno causato preoccupazioni per il surriscaldamento dei mercati.
Il contesto macroeconomico si è deteriorato bruscamente e la probabilità di una recessione è aumentata.
Le elevate pressioni inflazionistiche e il conseguente aumento dei tassi di interesse hanno fatto aumentare il costo della vita senza corrispondenti aumenti del reddito.
Questa è una sfida, in particolare per le famiglie a basso reddito e altamente indebitate.
L’incertezza geopolitica e la crisi energetica pesano sulla fiducia dei consumatori e delle imprese.
Sebbene i tassi di occupazione siano ancora elevati, la domanda nel mercato immobiliare potrebbe ancora risentire di questi sviluppi.
Quasi un terzo dei prestiti delle banche dell’UE è destinato ai mutui
Negli ultimi anni le banche hanno notevolmente aumentato le proprie esposizioni verso i mutui immobiliari.
Sebbene vi siano alcuni primi segnali di deterioramento della qualità degli attivi nei portafogli ipotecari, tali rischi non si sono ancora concretizzati.
Ci sono fattori che possono compensare l’impatto negativo sui portafogli di mutui bancari in caso di brusco calo dei prezzi delle case.
Le banche hanno applicato standard più prudenti di erogazione del credito e una gestione del rischio più rigorosa, grazie al miglioramento del quadro normativo e ad alcune misure macroprudenziali applicate nei mercati immobiliari residenziali.
Le banche attualmente segnalano rapporti prestito/valore inferiori rispetto agli anni precedenti.
Infine, alcuni mutuatari hanno tassi di interesse fissi bloccati per periodi più lunghi, il che li protegge dall’attuale aumento.
L’attuale livello di rischi al ribasso derivanti dalle esposizioni immobiliari residenziali è in aumento
Le autorità di vigilanza e le banche dovrebbero continuare a monitorare da vicino l’andamento del mercato e dei portafogli ipotecari.
È quindi importante rilevare tempestivamente i prestiti che difficilmente saranno rimborsati, riconoscere tempestivamente e accantonare adeguatamente le perdite su crediti.