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Legge di Bilancio 2023: il testo del disegno di legge approvato

30 Novembre 2022
Di cosa si parla in questo articolo

Come riportato dai principali organi di stampa è disponibile il testo del disegno di legge di Bilancio 2023 bollinato dalla Ragioneria dello Stato, che si pubblica in allegato.

In particolare, alla luce dell’attuale situazione economica ed internazionale, il Disegno di Legge di bilancio 2023 concentra una parte significativa delle risorse disponibili per una serie di provvedimenti a sostegno di famiglie e imprese per gestire adeguatamente il caro energia e l’aumento dell’inflazione.

Altre risorse sono state previste per:

  • sostenere il taglio del cuneo fiscale;
  • la diminuzione dell’IVA su alcuni prodotti;
  • l’aumento dell’importo previsto per l’assegno unico per le famiglie;
  • le agevolazioni per l’assunzione a tempo indeterminato per donne al di sotto dei 36 anni e per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza;
  • la prolungamento delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per i giovani;
  • la flat tax incrementale.

In ambito fiscale, è stata ampliata la portata della flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite iva, le agevolazioni, sotto forma di detassazione dei premi dei dipendenti, un provvedimento di “tregua fiscale” per cittadini e imprese in difficoltà economica anche in ragione delle conseguenze del Covid-19 e dell’aumento dei costi dell’energia.

Per quanto riguarda le pensioni, sono previste misure: di conferma dell’Opzione donna rivisitata e  Ape sociale (anticipo pensionistico), l’indicizzazione delle pensioni al 120% del trattamento minimo e la previsione per il 2023 di un nuovo schema di anticipo pensionistico che prevede la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età; sono previsti, d’altro canto, una serie di bonus per chi decide di restare a lavoro.

Tra le altre misure, è prevista una revisione del reddito di cittadinanza, con lo scopo di arrivare alla sua abolizione, con un periodo transitorio nel 2023 con controlli più ampi sui soggetti percipienti che ricevono offerte di lavoro.

Le principali novità del Disegno di Legge di Bilancio 2023

Di seguito alcune delle principali novità del Disegno di Legge di Bilancio 2023:

Misure contro gli aumenti del costo dell’energia

Sul punto è previsto lo stanziamento di 21 miliardi di euro per il supporto di cittadini e imprese contro l’aumento dei costi dell’energia per i primi tre mesi del 2023, è previsto inoltre l’ampliamento dei beneficiari.

Misure fiscali e rideterminazione del limite per l’uso dei contanti

Il Disegno di Legge di Bilancio 2023 prevede una flat tax incrementale per i lavoratori autonomi di al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.

Dal primo gennaio 2023 è rideterminata la soglia per l’uso del contante che passa da 1.000 a 5.000 euro.

Inoltre, è previsto l’innalzamento della soglia di ricavi e compensi di ingresso e permanenza nel regime forfettario da 65.000 a 85.000 euro.

Viene introdotta una disciplina tributaria unitaria per la tassazione delle cripto-attività.

Sono prorogati al 31 dicembre 2023 i termini ì di applicazione della disciplina transitoria del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

Misure a sostegno del lavoro

Viene prevista l’applicazione dell’aliquota al 5% per i lavoratori dipendenti per premi di produttività fino ai 3.000 euro.

Sono previsti contributi fino a 6.ooo euro per l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato, per le donne al di sotto dei 36 anni di età e per i titolari di reddito di cittadinanza.

Misure relative al reddito di cittadinanza (disciplina temporanea e abrogazione nel 2024)

Viene introdotta una disciplina temporanea, nelle more di una organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, volta a revisionare l’attuale impianto della misura Reddito di cittadinanza nei confronti dei beneficiari in età lavorativa (cd. “occupabili”) in modo da evitare un effetto disincentivante al lavoro.

Dal 1° gennaio 2024 è abrogato il reddito di cittadinanza pertanto dal 2024 le risorse destinate alla misura in parte vanno a finanziare l’effetto automatico di aumento della spesa per assegno unico e universale – AUU (per il venir meno degli effetti della disposizione di cui all’articolo 7, comma 2 del dlgs n. 230/2021 sulla base delle modifiche di cui alla disposizione in esame) e nella quota residua sono parzialmente destinate a finanziare le prestazioni connesse alla riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all’inclusione lavorativa mediante l’istituzione del “Fondo per il sostegno alla povertà e all’inclusione lavorativa”

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