Le tre Autorità europee di vigilanza (EBA, EIOPA ed ESMA, insieme ESAs) hanno pubblicato un parere congiunto rivolto alla Commissione UE sulla revisione del quadro prudenziale per le cartolarizzazioni per banche e assicurazioni.
In particolare, le ESAs accolgono con favore la revisione in corso come un’opportunità per valutare le prestazioni dell’attuale quadro normativo e sostengono l’obiettivo di rilanciare il mercato europeo delle cartolarizzazioni.
Le proposte di modifica contenute nel parere mirano a migliorare la coerenza e la sensibilità al rischio del quadro patrimoniale per le banche, mentre il quadro relativo ai requisiti di liquidità per le banche e il quadro prudenziale per le imprese di assicurazione, secondo le ESAs, dovrebbero essere mantenuti nella loro forma attuale.
Tuttavia, le autorità di vigilanza europee ritengono che la ricalibrazione del quadro prudenziale per le cartolarizzazioni non sarebbe una soluzione in grado di garantire di per sé il rilancio del mercato delle stesse.
Il parere odierno si compone di due parti: la valutazione dei recenti risultati e dell’adeguatezza delle norme sui requisiti patrimoniali e di liquidità per le banche e la revisione del quadro patrimoniale per le cartolarizzazioni applicabile alle imprese di assicurazione
Parere sul settore bancario
Le autorità di vigilanza europee hanno formulato le seguenti raccomandazioni in merito al quadro prudenziale delle banche:
- alcune soluzioni tecniche rapide volte a migliorare la coerenza e la chiarezza del quadro normativo;
- una raccomandazione più sostanziale, che riconosce il ridotto rischio di modello e di agenzia associato ai cedenti delle cartolarizzazioni, riducendo la soglia di ponderazione del rischio per le tranche senior mantenute dai cedenti nel quadro di una serie di adeguate misure di salvaguardia;
- vengono sollevate questioni generali sulle formule di ponderazione del rischio di cartolarizzazione che sono alla base del quadro normativo, per le quali è necessario un ulteriore approfondimento per giungere a delle conclusioni adeguate.
Per quanto riguarda il quadro di riferimento per i requisiti di liquidità delle banche, le ESAs ritengono che non siano necessarie modifiche al quadro normativo attuale.
Secondo i dati di vigilanza, gli istituti di credito non fanno affidamento sulle cartolarizzazioni per affrontare periodi di stress di liquidità.
Inoltre, non vi sono nuove evidenze in termini di risultati in uno scenario di stress per il coefficiente di copertura della liquidità (LCR), compreso il periodo relativo alla pandemia COVID-19, che giustifichino una ricalibrazione prudente dell’LCR.
Parere sul settore assicurativo
L’introduzione del quadro di riferimento per le cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate (Cartolarizzazioni STS) nel 2019 non ha avuto un impatto rilevante sulle decisioni di investimento delle imprese di assicurazione.
Sulla base dei contributi ricevuti e dell’analisi effettuata, le ESAs ritengono che il quadro normativo di Solvency II non sembra influenzare l’attività assicurativa nell’ambito della cartolarizzazione nell’UE. Inoltre, non vi sono prove sufficienti per concludere che gli attuali requisiti patrimoniali per il rischio di spread sulle posizioni di cartolarizzazione previsti da Solvency II non siano adatti allo scopo.
Per quanto riguarda la coerenza dei metodi di calibrazione esistenti con il quadro generale di Solvency II e con il quadro sulla cartolarizzazione del regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR) per le banche, le ESAs concludono che, sebbene alcune modifiche potrebbero essere fattibili, la loro potenziale efficacia nel rilanciare il mercato della cartolarizzazione rimane incerta.
Alla luce di quanto sopra, le ESAs non consigliano di modificare l’attuale quadro di Solvency II per quanto riguarda il trattamento prudenziale delle cartolarizzazioni.
Ulteriori osservazioni
Le ESA sottolineano come sia necessario condurre un ulteriore approfondimento per ottenere una comprensione completa dei fattori rilevanti che guidano il mercato delle cartolarizzazioni, alcuni dei quali esulano dall’ambito di applicazione del quadro prudenziale, tra cui il recente contesto di politica monetaria e il ruolo dei requisiti di due diligence e trasparenza.
A tal fine, le ESAs raccomandano che le autorità di vigilanza europee svolgano un ulteriore lavoro di monitoraggio su dati aggiuntivi non appena disponibili.
Inoltre, l’ESMA ha avviato il processo di revisione dei modelli di informativa per le operazioni di cartolarizzazione al fine di introdurre una maggiore proporzionalità e semplificare i modelli stessi.