Come reso noto sul proprio sito Consob ha approvato il primo prospetto relativo all’offerta al retail e all’ammissione a quotazione di obbligazioni sostenibili “Sustainability-linked” (Sustainability-Linked Bonds – SLB).
Trattasi in particolare del prestito obbligazionario “Eni obbligazioni sustainability-linked 2023/2028”, ammesso a quotazione sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (Mot) di Borsa Italiana.
I bond legati alla sostenibilità non trovano una propria disciplina né nel Regolamento (UE) 2019/2088 sull’informativa sulla sostenibilità nei servizi finanziari (SFDR) né nel Regolamento (UE) 2017/1129 sul prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica o l’ammissione alla negoziazione di titoli in un mercato regolamentato (Regolamento Prospetto).
In assenza di una disciplina regolamentare, gli operatori hanno fatto riferimento ai principi dell’International Capital Market Association (ICMA), la quale ha definito una tassonomia applicabile ai bond e principi volontari per utilizzare i label proposti nelle emissioni obbligazionarie.
I principi ICMA del 2020 prevedono che la destinazione dei proventi della raccolta tramite SLB non sia vincolata al finanziamento di progetti specifici, essendo i proventi destinati ad essere utilizzati per l’attività caratteristica dell’emittente.
I SLB sono strumenti finanziari aventi caratteristiche finanziarie e/o strutturali che possono variare a seconda del raggiungimento da parte dell’emittente di obiettivi di sostenibilità/ESG predefiniti il cui raggiungimento viene misurato da KPI (Key Performance Indicators) di sostenibilità definiti prima dell’emissione e valutati rispetto a predefiniti Sustainability Performance Targets (SPTs).
Per quanto sopra i Sustainability-Linked Bonds si differenziano dai Green Bond, i cui proventi sono invece destinati al finanziamento di specifici progetti o attività commerciali che soddisfino criteri ambientali o di sostenibilità ovvero che rientrino nell’ambito delle definizioni stabilite dal Regolamento (Ue) 2020/852 sull’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili (Regolamento Tassonomia).
Diversamente, come emerge nel prospetto analizzato dalla Consob, i proventi dall’offerta andranno a finanziare fabbisogni futuri, mantenere una struttura finanziaria equilibrata e diversificare ulteriormente le fonti finanziarie.