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Assicurazione dei rischi in agricoltura: IVASS su nuove sfide e opportunità

14 Febbraio 2023

Il Convegno dell’Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazioni dedicato ai cambiamenti climatici e all’assicurazioni dei rischi in agricoltura ha visto l’intervento del Segretario Generale dell’IVASS, Stefano De Polis, il quale ha sottolineato l’importanza di ripensare le modalità con cui si è perseguita l’esigenza di stabilizzare i redditi degli operatori agricoli in caso di calamità naturali e di favorire il pronto ristabilimento dei livelli di produzione alimentare.

Negli ultimi vent’anni, in Italia si è passati da un sistema di intervento pubblico a fondo perduto ex-post ad un sistema misto con un progressivo incremento degli strumenti ex-ante, principalmente costituiti da assicurazioni dei rischi in agricoltura agevolate.

Queste ultime, secondo De Polis, sono uno strumento fondamentale che può contribuire in modo determinante alla realizzazione delle strategie di adattamento di privati e imprese ai cambiamenti climatici.

È importante sottolineare che anche il legislatore europeo ha riconosciuto il contributo sostanziale che le compagnie “danni” sono in grado di dare alla transizione modellizzando i rischi climatici in chiave forward-looking, innovando i prodotti e le coperture e favorendo lo sviluppo di una cultura di gestione e valutazione dei rischi climatici nell’elaborazione delle assicurazioni dei rischi in agricoltura.

Il settore delle polizze agricole ha registrato negli anni un progressivo aumento dei costi di sottoscrizione, da ricondurre alla ridotta base assicurata, connotata da evidenti rischi di selezione avversa, e all’intensificarsi dei fenomeni climatici estremi, anche di carattere catastrofale.

I dati ANIA del periodo 2011-2021 mostrano un elevato livello del rapporto “sinistri a premi”, il quale alimenta una tendenza al disimpegno da parte delle compagnie di assicurazione e riassicurazione dall’assunzione dei rischi agricoli, specie quelli di natura catastrofale.

La prospettiva di un progressivo aumento dei premi assicurativi, conseguenza anche dell’intensificarsi di fenomeni climatici a carattere estremo, ha portato di recente a ridisegnare l’architettura degli interventi di gestione del rischio al fine di renderli più efficienti e inclusivi, economicamente sostenibili, funzionali ad agevolare la transizione ecologica e a contrastare l’impatto crescente dei cambiamenti climatici sulle produzioni agricole.

In questo contesto, le imprese di assicurazione dovranno considerare i dati contenuti nei PAI  e le politiche di mitigazione dei rischi adottate dagli assicurati per definire i premi delle assicurazioni dei rischi in agricoltura.

In fase di distribuzione, dovranno inoltre informare i contraenti sulle azioni di prevenzione e mitigazione dei rischi fisici in grado di influire sui termini e sulle condizioni della copertura assicurativa e garantire elevati standard di servizio in fase di accertamento e liquidazione dei sinistri.

Per riuscire a ridurre la sottoassicurazione nel settore agricolo e contemporaneamente ristabilire un equilibrio tecnico nell’industria assicurativa, è necessario adottare alcune misure.

Tra queste, vi è l’incremento e la diversificazione dei valori assicurati, nonché la loro distribuzione in modo più omogeneo sul territorio.

Inoltre, è importante rendere le caratteristiche delle polizze agricole agevolate più modulari per garantire maggiore flessibilità e adattabilità alle specifiche esigenze di ogni produttore.

Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è essenziale attuare un’azione sistematica di formazione e informazione, in collaborazione con le organizzazioni di settore, volta a sensibilizzare l’imprenditoria giovanile, le aziende di piccole dimensioni e quelle operanti in aree geografiche e in ambiti di produzione agricola meno assicurati sui potenziali rischi a cui sono esposti.

In questo modo, sarà possibile sviluppare una maggiore consapevolezza e adottare le misure necessarie per proteggere l’attività produttiva in modo adeguato.


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