Con Ordinanza n. 5476 del 22 febbraio 2023, la Corte di Cassazione si è espressa sulla posizione del terzo pignorato quale litisconsorte necessario nel processo.
La Corte di Cassazione ha stabilito che il terzo pignorato deve essere sempre considerato un litisconsorte necessario nei procedimenti di opposizione all’esecuzione o agli atti esecutivi.
Questo significa che il terzo pignorato deve essere coinvolto in modo diretto nel giudizio, poiché è destinatario di obblighi in ragione del pignoramento e il risultato del giudizio avrà un impatto sulla sua posizione.
La Corte ha sottolineato che il concetto di interesse è stato ampliato in modo da includere tutte le ipotesi più frequenti e rilevanti, consentendo l’intervento del terzo giustificato dalla volontà di controllare la destinazione delle somme pignorate o di sostenere le ragioni dell’opponente.
Inoltre, il terzo pignorato deve essere chiamato in causa quando l’opposizione ha ad oggetto l’invalidità del pignoramento o l’illegittimità dell’ordinanza dichiarativa dell’inefficacia di esso.
La Corte ha quindi concluso che il terzo pignorato è sempre un litisconsorte necessario nel giudizio di opposizione all’esecuzione o agli atti esecutivi, poiché i suoi obblighi dipendono dall’esito del giudizio.
Anche se il terzo pignorato potrebbe non avere un interesse diretto nell’esito del giudizio, in termini di diritto, egli ha un interesse ad interloquire sulla fondatezza dell’opposizione esecutiva e ad essere reso direttamente partecipe degli esiti del giudizio.
La Corte ha inoltre stabilito che quando viene violata la norma sul litisconsorzio necessario e questa violazione non viene rilevata né dal giudice di primo grado né da quello di appello, il processo risulta viziato e l’intera procedura deve essere annullata. Il giudice di cassazione ha il potere di annullare d’ufficio le pronunce emesse e di rinviare la causa al giudice di prime cure.
In sintesi, la decisione della Corte di Cassazione stabilisce che il terzo pignorato deve essere sempre considerato un litisconsorte necessario nei procedimenti di opposizione all’esecuzione o agli atti esecutivi.
La decisione sottolinea l’importanza di garantire un corretto contraddittorio in tutte le fasi del processo, compreso il coinvolgimento di tutte le parti interessate.