Il Segretario Generale dell’IVASS, Stefano De Polis, ha tenuto un intervento al convegno “Personalized Pricing in Insurance The Promises and Perils of Big Data” organizzato da SDA Bocconi.
In questo intervento, ha discusso del potenziale dei big data nell’industria assicurativa, concentrandosi su tre aree di utilizzo: la riduzione delle inefficienze generate dalle asimmetrie informative, l’efficienza dei risarcimenti e l’assicurazione degli stili di vita e il bundling dei rischi.
La riduzione delle inefficienze generate dalle asimmetrie informative si riferisce alla possibilità di utilizzare nuove variabili sul rischio individuale per definire un premio attuarialmente equo. Questo è particolarmente importante nei mercati in cui l’assicurazione non è obbligatoria, dove le asimmetrie informative possono impedire lo sviluppo del mercato.
L’efficienza dei risarcimenti si riferisce alla possibilità di utilizzare i big data per valutare l’entità del danno in tempo reale e fornire un risarcimento giusto a poche ore dal verificarsi di un sinistro. Questo riduce i tempi di liquidazione e il nitpicking, ovvero la pratica di contestare l’entità del danno.
Infine, l’assicurazione degli stili di vita e il bundling dei rischi si riferisce alla possibilità di utilizzare informazioni sulle abitudini di vita di ciascuno per offrire un pacchetto assicurativo che copra in modo proporzionale ciascun rischio. Questo può favorire la ricerca di soluzioni più convenienti in grado di coprire anche eventi non singolarmente assicurabili.
Il ruolo dei Big data nella vigilanza assicurativa
Il ruolo dei Big data nella vigilanza assicurativa è di grande importanza in quanto può aiutare le compagnie assicurative a valutare in modo analitico i rischi potenziali e a definire una tariffa coerente con le basi statistiche in loro possesso. Tuttavia, è importante sottolineare che per utilizzare efficacemente i big data, le imprese devono garantire requisiti di qualità delle informazioni, correttezza delle metodologie e replicabilità e tracciatura della metodologia di calcolo, nonché governance del processo in termini di ruoli e responsabilità, reportistica e corretta gestione della privacy.
Inoltre, l’adeguatezza dell’architettura informatica e della gestione dei dati delle imprese, la disponibilità di personale specializzato e le politiche di outsourcing delle compagnie nel campo informatico e dei fornitori di analisi di big data sono aspetti organizzativi cruciali per garantire l’efficacia dell’utilizzo dei big data nella vigilanza assicurativa.
Un’altra area promettente in cui i big data possono essere utilizzati nella vigilanza assicurativa riguarda la valutazione delle riserve sinistri. I modelli di claim analytics possono aiutare a stimare gli esborsi futuri sinistro per sinistro e l’entità della riserva sinistri nelle sue componenti più analitiche. Tuttavia, anche in questa applicazione, è importante porre attenzione alla qualità dei dati, ai processi e alle metodologie di analisi.
In conclusione, l’utilizzo dei big data nella vigilanza assicurativa può portare numerosi vantaggi, ma solo se si garantisce la qualità delle informazioni, la correttezza delle metodologie e la trasparenza del processo di valutazione.
La formazione del personale specializzato, l’adeguatezza dell’architettura informatica e la gestione dei dati, nonché la governance del processo sono aspetti organizzativi cruciali per garantire l’efficacia dell’utilizzo dei big data nella vigilanza assicurativa.