Banca d’Italia ha pubblicato i dati aggregati sugli effetti del “rating di legalità”, attribuito dall’AGCM alle imprese che ne hanno fatto richiesta, nella concessione di finanziamenti da parte del sistema bancario.
Come si legge nel comunicato stampa allegato, nel corso del 2017, le imprese dotate di rating di legalità, che hanno domandato e ottenuto un finanziamento presso il sistema bancario, sono state 4.400. Il rating di legalità ha generato benefici per 1.781 imprese sotto forma di migliori condizioni economiche nella concessione dei finanziamenti e di inferiori tempi e costi di istruttoria.
Per le restanti 2.691 imprese affidatarie il rating di legalità non ha generato benefici: in 1.197 casi ciò è riconducibile alla mancata o incompleta presentazione della documentazione sul rating da parte delle imprese; in altri 1.172 casi è risultato ininfluente perché le condizioni effettivamente applicate dalle banche erano migliori o coincidenti con le condizioni associate al rating di legalità.
Nel corso dello stesso anno 125 imprese, pur munite di rating di legalità, non hanno ottenuto un finanziamento; in quasi l’85 per cento dei casi il diniego è stato motivato dall’insufficiente merito creditizio dell’impresa.