La Corte di giustizia dell’Unione europea ha pubblicato le conclusione dell’avvocato generale nelle cause riunite C-154/15 Francisco Gutiérrez Naranjo/Cajasur Banco S.A.U., C-307/15 Ana María Palacios Martínez/Banco Bilbao Vizcaya Argentaria SA e C-308/15 Banco Popular Español SA/Emilio Irles López e Teresa Torres Andreu.
Le vertenze, sorte in Spagna, hanno ad oggetto le clausole «di tasso minimo» inserite nei contratti di mutuo conclusi con i consumatori, le quali prevedono che, anche se il tasso di interesse diviene inferiore ad una certa soglia («tasso minimo») definita nel contratto, il consumatore deve continuare a pagare interessi quantomeno equivalenti a tale soglia, senza poter beneficiare di un tasso inferiore.
Nelle proprie conclusioni, l’avvocato generale ha individuato quindi il seguente principio di diritto applicabile: l’articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 93/13/CEE del Consiglio del 5 aprile 1993, concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, letto alla luce dei principi di equivalenza e di effettività, deve essere interpretato nel senso che, nelle circostanze che caratterizzano le controversie di cui ai procedimenti principali, non osta alla decisione di un organo giurisdizionale supremo con la quale quest’ultimo accerta il carattere abusivo delle clausole «di tasso minimo», dispone la cessazione del loro impiego e la loro eliminazione dai contratti esistenti e dichiara la loro nullità limitando al contempo, in ragione di circostanze eccezionali, gli effetti, segnatamente restitutori, di tale nullità alla data della sua prima sentenza pronunciata in tal senso.
Importante ricordare come le conclusioni dell’avvocato generale non vincolano la Corte di giustizia, limitandosi a fornire, in piena indipendenza, una soluzione giuridica nella causa per la quale è stato designato. Si attende quindi ora la sentenza della Corte.