Si riscontra una grave negligenza nei comportamenti del cliente in merito alla custodia e all’utilizzo della carta bancomat laddove: nel formulare il disconoscimento di un prelievo, il cliente dichiarava di avere chiesto il blocco della carta il 30.3.2009, di aver utilizzato la carta l’ultima volta il 26.3.2009 allorquando aveva “effettuato una sola operazione di pagamento anziché n. 3 operazioni di pagamento addebitate”; dal tabulato dei log relativi agli accessi allo sportello bancomat effettuati il 26.3.2009 tra le 13:00 e le 14:00 segnala anomalie di flusso recanti codici 32 (“annullo transazione”), codice 29 (“time out ritiro banconote”, relativamente al mancato ritiro di € 80,00) e codice 82 (non identificabile); appare singolare che all’accredito dello stipendio con valuta 27.3.2009 abbiano fatto seguito successivi addebiti complessivamente di pari importo rappresentati, in dettaglio, dai tre prelievi effettuati presso la postazione bancomat in contestazione con data contabile 26.3.2009 ed uno ulteriore isolato prelevamento di € 0,01 presso diversa dipendenza il successivo 27 marzo; il cliente accettava da parte della banca la somma di € 80,00, che oggetto di prelievo era stata “dimenticata” presso lo sportello. Appare infatti evidente dai comportamenti del cliente che la dinamica e la modalità delle operazioni poste in essere presentano delle anomalie tali da far sorgere il convincimento che a porre in essere i prelievi sia stato, se non il cliente stesso, quantomeno un soggetto che conosceva la situazione contabile di questi presso la banca e che si sia avvalso della carta e del PIN.