Il diritto al rimborso delle somme addebitate al titolare della carta di credito in caso di uso fraudolento della stessa trova un limite nell’avere osservato il cliente gli adempimenti previsti in caso di smarrimento o sottrazione della carta e ancor prima le regole di prudenza e diligenza nella conservazione e custodia dei propri dati personali, nel qual caso possono trovare applicazione i principi in tema di concorso di colpa ex art. 1227 c.c. (nel caso di specie, il Collegio ha individuato un concorso di colpa del cliente sul presupposto che: correttamente aveva richiesto prontamente il blocco della carta, ricevendo anche assicurazioni in ordine alla restituzione della somma sottratta da parte dello stesso intermediario, per l’evidente disagio sofferto; negligentemente aveva custodito la carta, lasciando nell’abitacolo della sua autovettura, successivamente rubata, il portatessere dove era custodita la medesima carta).