Lo stretto lasso di tempo (5 o 6 minuti) tra il furto e le operazioni, nonché la velocità di esecuzione delle stesse, fanno presumere che il cliente possa avere custodito insieme alla carta anche una copia del codice di identificazione, che è stato scoperto dal ladro e utilizzato per i prelievi contestati. In tal senso, è evidente che l’immediato ritrovamento del Pin da parte del ladro sia stato reso possibile dalla mancata adozione di ogni elementare cautela circa la conservazione dello stesso in luogo separato da quello in cui si trovava la carta.