Integra gli estremi di un puro e semplice inadempimento frutto del dolo del debitore la condotta della banca la quale blocchi improvvisamente e senza darne alcun avviso all’intestatario conti correnti non oggetto di alcun sequestro (nel caso di specie, presso la banca resistente erano stati accesi vari conti correnti: il n. 634 intestato al ricorrente ed alla moglie, il n. 1138 intestato al ricorrente ed al figlio ed il n. 2390 intestato al figlio del ricorrente. In data 26 maggio 2009, è stato notificato alla banca un atto di sequestro conservativo presso terzi autorizzato dal Tribunale di Milano, relativo alle «somme pari alla quota del 50% del saldo attivo presente sul conto corrente n. 1138». L’intermediario ha quindi provveduto al blocco immediato di tutti i rapporti intestati o collegati al ricorrente e/o al figlio provvedendo, contestualmente, a trasmettere il suddetto atto al proprio ufficio legale per un esame più approfondito della fattispecie. Ad esito del predetto esame, l’istituto aveva confermato il blocco solamente sul conto n. 1138).
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