Con Risposta del 8 ottobre 2018 n. 30 l’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti relativamente alla sussistenza di un’ipotesi di abuso del diritto connesso al conferimento di partecipazioni seguito dalla scissione della società conferitaria.
Per i motivi meglio espressi nella Risposta in allegato, l’Agenzia ha ritenuto che il modello di riorganizzazione analizzato faccia conseguire un indebito vantaggio fiscale, rinvenibile nel risparmio d’imposta derivante dalla fruizione della neutralità fiscale “indotta”, che assisterebbe il preliminare conferimento di partecipazioni, e dalla fruizione della neutralità fiscale derivante dalla successiva scissione parziale della società conferitaria, in luogo dell’applicazione del principio generale che assiste i conferimenti in società, previsto dall’articolo 9 del TUIR, per i soggetti non imprenditori titolari di partecipazioni minoritarie.
Ne conseguirebbe l’assoggettamento a tassazione dell’intera plusvalenza derivante dalla differenza (positiva) tra il valore normale della partecipazione oggetto di conferimento e il suo costo fiscale.