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Accordo ABI-Borsa italiana per sostenere le quotazioni in borsa

25 Giugno 2011
Di cosa si parla in questo articolo

L’Associazione bancaria italiana e Borsa italiana hanno siglato oggi un’intesa, “Ipo bank facility”, per la concessione di linee di credito dedicate a imprese neo-quotate. Il progetto, si legge nella nota congiunta di seguito riportata, si inserisce all’interno dell’accordo quadro siglato nel gennaio 2010 per promuovere la quotazione come strumento di crescita, in particolar modo delle Pmi. All’iniziativa hanno aderito i principali gruppi bancari italiani.

Da oggi le società che si quoteranno in Borsa avranno la possibilità di accedere in via privilegiata, attraverso un percorso di fast track, a linee di credito specifiche determinate sulla base di un multiplo fino a due volte il capitale raccolto in Ipo sotto forma di offerta pubblica di sottoscrizione. In tal modo le imprese che si rivolgeranno al mercato borsistico per sostenere i loro piani di sviluppo potranno raddoppiare o triplicare le risorse finanziarie da destinare ai loro piani di crescita, senza dimenticare l’effetto positivo che la quotazione avrebbe sul rapporto di finanziamento tra istituti e imprese. Sulla base delle previsioni in merito alle operazioni di quotazione possibili, nel prossimo triennio si può stimare pari a 1 miliardo l’ammontare delle risorse aggiuntive che l’industria bancaria potrebbe mettere a disposizione nell’ambito dell’intesa.

“Questo accordo – commenta Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa italiana – rappresenta un passo in avanti concreto per supportare le società che decidono di quotarsi e aiutarle nel loro percorso di crescita e sviluppo. Per i prossimi mesi sono allo studio altre importanti iniziative”.

“La partnership tra Borsa italiana e ABI – osserva Giovanni Sabatini, Direttore generale dell’ABI – evidenzia sempre di più l’interesse e l’attenzione che il sistema bancario pone nei confronti della quotazione come strumento di crescita e sviluppo per le imprese. Nostro obiettivo è rafforzare il rapporto tra industria bancaria e mondo produttivo non solo attraverso il credito, ma anche offrendo alle aziende strumenti per raccogliere sul mercato le risorse destinate a sostenere i propri progetti di espansione”.

“L’accordo siglato oggi tra Borsa italiana e ABI – dichiara Vincenzo Boccia Presidente Piccola industria Confindustria – è un segnale importante anche per il nostro sistema imprenditoriale. E’, infatti, pienamente condiviso l’obiettivo ultimo delle istituzioni coinvolte che è quello di ampliare il nostro mercato finanziario e far compiere alle imprese quel salto culturale necessario per favorirne la crescita. L’accordo, inoltre, richiama il meccanismo di finanziamento introdotto nell’Avviso comune e negli accordi realizzati con alcuni istituti bancari, a conferma del nostro interesse per tipologie di strumenti che mirano a superare la fragilità patrimoniale delle imprese e nei quali Piccola industria di Confindustria crede fortemente. Il tema è importante per Confindustria, che è impegnata con Borsa italiana e il sistema bancario nella ridefinizione di un mercato per le imprese di dimensioni più contenute al fine di creare nuove opportunità di finanziamento e creare le condizioni per far emergere le eccellenze e trasformare le nostre imprese migliori in nuovi medi campioni nazionali”.

A conferma dell’impegno per accelerare la crescita dimensionale e migliorare la competitività delle Pmi tramite la quotazione verranno a breve avviate ulteriori iniziative per favorire lo sviluppo sul mercato italiano di operatori specializzati nell’investimento in imprese a ridotta capitalizzazione

Le banche aderenti all’accordo potranno mettere a disposizione delle imprese che ottengono l’ammissione alla negoziazione sui mercati organizzati e gestiti da Borsa italiana una linea di credito specifica, destinata ad accelerare i piani di crescita post-quotazione.

Nel dettaglio le principali caratteristiche:

– sarà un finanziamento di scopo a medio-lungo termine destinato a un investimento materiale o finanziario, ad esempio un’acquisizione, e non sostitutivo di un debito preesistente. L’ammontare del finanziamento verrà determinato applicando un multiplo (da uno a due) della quota di capitale raccolta dall’impresa sotto forma di offerta pubblica di sottoscrizione in sede di Ipo;

– l’ammontare complessivo del finanziamento dovrà tener conto di un’equilibrata struttura finanziaria post-Ipo dell’impresa, in un’ottica di coerenza tra l’ammontare degli investimenti previsti e la relativa copertura;

– le banche aderenti, entro 30 giorni dall’adesione all’accordo, renderanno operativo un percorso di “fast track” per l’istruttoria del finanziamento, consentendo l’utilizzo di parte delle informazioni già fornite dalle imprese a Borsa italiana in fase di ammissione alle negoziazioni.

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