In data 14 aprile 2011 l’ABI e 15 Associazioni dei Consumatori – Acu, Adoc, Adiconsum, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori – hanno raggiunto un protocollo d’intesa per rendere più semplici e trasparenti le informazioni relative al conto corrente offerto ai consumatori.
Le proposte, che verranno sottoposte alla Banca d’Italia ed alle altre Autorità competenti, hanno riguardato il Documento di Sintesi periodico ed il Foglio Informativo.
In particolare, con riferimento al Documento di Sintesi Periodico, l’ABI e le Associazioni dei Consumatori propongono:
– che l’invio del DDS periodico avvenga solo nel caso di modifica unilaterale delle condizioni contrattuali avvenute nel corso dell’anno ai sensi dell’art 118 e dell’art. 126-sexies TUB;
– che, conseguentemente, venga eliminato dell’indicazione dell’ISC dal Documento di sintesi periodico del conto corrente ed inserimento dello stesso nell’Estratto Conto di fine anno.
Con riferimento al Foglio Informativo, le stesse parti hanno evidenziato l’opportunità che:
– nella sezione riferita alle “Altre condizioni economiche”, vengono mantenute le sole voci riferite al conto corrente ed eliminate quelle relative ai servizi accessori (esp. le carte di pagamento), con conseguente rinvio ai Fogli Informativi specifici di tali servizi accessori;
– venga inserita una tabella di confronto tra i costi del servizio di affidamento e di scoperto transitorio nella sezione “Cosa sono e quanto possono costare il fido e gli sconfinamenti”;
– vengano adottati scenari standard per il calcolo dell’ISC del fido e del costo dello scoperto transitorio;
– sia descritta la modalità di tariffazione degli scoperti transitori nella sezione “Cosa sono e quanto possono costare il fido e gli sconfinamenti”;
– sia descritta la diversa modalità di tariffazione tra fido e scoperti transitori nella sezione “Cosa sono e quanto possono costare il fido e gli sconfinamenti”;
– venga inserita una tabella di confronto tra i giorni valuta e i tempi di disponibilità economica nella sezione “Principali condizioni economiche”;
– venga indicato il nome del conto nella sezione “Quanto può costare il conto corrente”;
– venga inserito un riferimento che valorizzi l’estratto conto di fine anno.
Come detto, le suddette proposte verranno sottoposte al vaglio della Banca d’Italia e delle altre Autorità competenti per un loro recepimento nel quadro normativo vigente in materia.