Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 2 del 03 gennaio 2024 il decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 221, recante disposizioni in materia di adempimento collaborativo.
Il regime di adempimento collaborativo, introdotto dal titolo III del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 128, rappresenta un sistema di comunicazione e cooperazione rafforzate basate tra l’Amministrazione finanziaria e quei contribuenti dotati di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, inteso quale rischio di operare violando disposizioni tributarie o in contrasto con principi e finalità dell’ordinamento tributario.
Le nuove disposizioni sull’adempimento collaborativo danno attuazione alla delega della riforma fiscale ed entrano in vigore a partire dal 18 gennaio 2024.
Rispetto al testo approvato in sede preliminare dal Governo, sono state apportate alcune novità conseguenti al dibattito parlamentare.
Tra queste, novità rilevanti riguardano i compiti, gli adempimenti ed i requisiti degli avvocati e dei dottori commercialisti abilitati alla certificazione del tax control framework (TCF).
Tali professionisti, per rilasciare la certificazione TCF, possono avvalersi dei consulenti del lavoro per le materie di loro competenza.
Tuttavia, il professionista indipendente abilitato al rilascio, anche in ordine alla conformità ai principi contabili, resta in via esclusiva l’avvocato o il dottore commercialista iscritto al relativo l’albo.
Novità ulteriore riguardano la “certificazione tributaria” di cui all’articolo 36 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
In particolare, per i soggetti aderenti all’adempimento collaborativo, la certificazione tributaria attesti la corretta applicazione delle norme tributarie sostanziali, nonché l’esecuzione degli adempimenti, dei controlli e delle attività indicati annualmente con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.