Il Consiglio UE ha approvato in via definitiva il 29 aprile 2024 il testo della Direttiva relativa al posticipo dei termini per l’adozione dei principi di rendicontazione di sostenibilità (ESG) per alcuni settori e imprese di paesi terzi.
La Direttiva in questione modifica la Direttiva relativa alla rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD – Direttiva 2013/34/EU), al fine di concedere più tempo alle imprese interessate per applicare i principi europei di rendicontazione di sostenibilità (ESRS).
La CSRD sui principi ESG impone infatti alle imprese quotate di comunicare informazioni relative ai rischi e alle opportunità derivanti da questioni sociali e ambientali: il 31 luglio 2023 la Commissione aveva allo scopo adottato i primi standard e norme trasversali per tutti i temi della sostenibilità, al fine di facilitare tale rendicontazione; a questi, entro il 30 giugno 2024, avrebbero dovuto seguire standard specifici di settore, standard per le PMI e standard per le aziende di paesi terzi con un fatturato di 150 milioni di euro nell’UE e con almeno una filiale in Europa.
La Direttiva adottata posticiperà quindi l’adozione dei principi di rendicontazione di sostenibilità settoriali per le imprese dell’UE e dei principi di rendicontazione di sostenibilità generali per le imprese di paesi terzi, al 30 giugno 2026.
Ciò consentirà alle imprese di concentrarsi sull’attuazione della prima serie di ESRS e di limitare gli obblighi di rendicontazione al minimo necessario; inoltre, sarà concesso un lasso di tempo maggiore per lo sviluppo di principi di sostenibilità settoriali e di principi per le imprese di paesi terzi.
Dopo la firma da parte della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio, la Direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione.