L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), ha pubblicato delle nuove Q&A nell’ambito della Direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi (AIFMD) e del Regolamento sui mercati dei cripto-asset (MiCAR).
Di seguito le domane e risposte formulate da ESMA:
- Q&A n. 966 del 01 luglio 2024: In caso di creazione di un nuovo comparto/categoria di azioni in un OICVM esistente nel corso del suo esercizio finanziario o in caso di creazione di un nuovo OICVM, le commissioni di performance possono essere cristallizzate dopo meno di 12 mesi dalla data di creazione di tale nuovo OICVM/comparto/categoria di azioni (ossia: la data di lancio/semina della classe di azioni)?
ESMA risponde negativamente, poiché le eventuali commissioni di performance dovrebbero essere cristallizzate dopo almeno 12 mesi dalla creazione di un nuovo OICVM/comparto/classe di azioni; inoltre, il paragrafo 35 delle linee guida prevede che la data di cristallizzazione sia la stessa per tutte le classi di azioni di un fondo che applica una commissione di performance.
- Q&A n. 2295 del 02 ottobre2024: I fornitori di servizi di cripto-asset che hanno fornito i loro servizi in conformità alla legge applicabile prima del 30 dicembre 2024 e che sono autorizzati a continuare a farlo ai sensi della legge di uno Stato membro in conformità all’art. 143 del MiCA, sono considerati fornitori di servizi di cripto-asset ai sensi del MICA durante il periodo transitorio fino a quando non saranno autorizzati?
ESMA risponde negativamente: i fornitori di servizi di cripto-asset che hanno fornito i loro servizi in conformità alla legge applicabile prima del 30 dicembre 2024 possono continuare a farlo fino alla fine del periodo di transizione applicabile (e non oltre il 1° luglio 2026), o fino a quando non viene loro concessa un’autorizzazione, in conformità al MiCA.
I fornitori di servizi di cripto-asset autorizzati a svolgere le loro attività durante il periodo di transizione non sono autorizzati ai sensi del presente art. 3(1)(15) del MICA e pertanto non costituiscono “fornitori di servizi di cripto-asset” ai sensi del MICA. I requisiti del MiCA non sono pertanto applicabili ad essi fino a quando non viene loro concessa un’autorizzazione ai sensi dell’art. 63.
Come conseguenza di quanto sopra, quando, ai sensi del MiCA, un fornitore di servizi di cripto-asset autorizzato è soggetto a requisiti in relazione alla conformità di un’altra entità che fornisce servizi di cripto-asset con i requisiti per i fornitori di servizi di cripto-asset, tale fornitore può ritenere che tali requisiti siano considerati soddisfatti da un’entità che fornisce servizi di cripto-asset ai sensi del regime transitorio fino a quando tale entità cessa di beneficiare del periodo transitorio applicabile.
Un’entità che fornisce servizi di criptovalori nell’ambito del regime transitorio può quindi continuare a fornire i propri servizi a un fornitore di servizi di criptovalori autorizzato, fino alla fine del periodo transitorio applicabile.
Inversamente, un fornitore di servizi di criptovalute autorizzato può ricorrere a tale entità nell’ambito del regime transitorio fino alla fine del periodo transitorio applicabile, anche nel contesto dell’art. 75, par. 9, del MiCA.