La Commissione europea ha adottato una comunicazione riveduta sulle norme in materia di aiuti di Stato a favore di importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI).
La comunicazione, che si applicherà a decorrere dal 1º gennaio 2022, stabilisce i criteri per la valutazione, da parte della Commissione, degli aiuti che gli Stati membri concedono agli IPCEI transfrontalieri che pongono rimedio ai fallimenti del mercato e rendono possibili innovazioni d’avanguardia nei settori di importanza cruciale e investimenti in tecnologie e infrastrutture, con ricadute positive per tutta l’economia dell’UE.
In particolare, la comunicazione:
- rafforza ulteriormente il carattere europeo e aperto degli IPCEI, prevedendo che gli IPCEI debbano coinvolgere di norma almeno quattro Stati membri e prescrivendo che essi siano concepiti e strutturati in modo trasparente e inclusivo. In questo modo, tutti gli Stati membri sono informati dell’eventuale intenzione di dare vita ad un progetto, ad esempio attraverso contatti e riunioni preparatori, ed hanno la possibilità di partecipare, se sono interessati;
- facilita la partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI) agli IPCEI e accresce i vantaggi del loro coinvolgimento, grazie ad alcune modifiche specifiche che agevolano la valutazione della compatibilità degli aiuti alle PMI, ad esempio la possibilità per le imprese più piccole di contribuire ai progetti in misura più limitata rispetto a quanto richiesto alle altre imprese. La comunicazione riveduta incoraggia inoltre la collaborazione tra le grandi imprese che partecipano a un IPCEI e le PMI;
- allinea i suoi obiettivi alle attuali priorità dell’UE. A tale riguardo, ad esempio, al fine di sostenere le strategie ambientali dell’UE e accelerare la transizione verde dell’UE, la comunicazione riveduta sugli IPCEI impone agli Stati membri di dimostrare la conformità dei progetti notificati al principio “non arrecare un danno significativo”.
Inoltre, la comunicazione stabilisce criteri specifici per l’ammissibilità dei progetti innovativi d’avanguardia (che riguardano sia la fase di ricerca, sviluppo e innovazione (RSI) che la fase della prima applicazione industriale, ad esclusione della produzione di massa e delle attività commerciali) o di grandi progetti infrastrutturali di significativa importanza per l’UE in diversi settori.