Con ordinanza n. 6627 del 20 luglio 2021 il Tribunale di Firenze, per i motivi esposti nel provvedimento allegato, ha rimesso alla Corte Costituzionale la legge sulla liquidazione coatta amministrativa delle banche venete, con particolare riguardo al trattamento deteriore dei crediti risarcitori e restitutori per il misselling.
In particolare, il Tribunale di Firenze ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di legittimità del decreto-legge 25 luglio 2017 n. 99, coordinato con la legge di conversione 31 luglio 2017, n. 121, recante “Disposizioni urgenti per assicurare la parità di trattamento dei creditori nel contesto di una ricapitalizzazione precauzionale nel settore creditizio nonché per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A.” nella sua interezza e, comunque, l’art. 2, comma 1, lett. c) e comma 2, dell’art. 3 comma 1, comma 2, comma 3 e comma 4, dell’art. 4 e comma 4 e comma 5, dell’art. 6 nella parte in cui non prevede la possibilità di ristoro anche per gli azionisti.