IVASS ha pubblicato una Lettera al mercato nell’ambito della quale, in attuazione della normativa europea in ambito di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, vengono richieste alle imprese operanti in Italia, nei rami vita e in regima di libera prestazione, specifiche informazioni.
In particolare, IVASS ricorda che le Autorità Europee di Vigilanza (ESMA, EBA, EIOPA) hanno posto in pubblica consultazione le linee guida sulle misure semplificate e rafforzate di adeguata verifica della clientela e sui fattori che le istituzioni creditizie e finanziarie devono considerare per valutare il rischio di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo connessi con rapporti continuativi e operazioni occasionali. In particolare, nel capitolo 7 sono state emanate linee guida per le imprese di assicurazione sulla vita.
Le Amministrazioni pubbliche coinvolte nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, come noto, hanno effettuato nel 2014 la prima Valutazione Nazionale dei Rischi presenti nel nostro Paese (National Risk Assessment – NRA), sotto l’egida del Comitato di Sicurezza Finanziaria. In esito a tale valutazione:
– sono state identificate le minacce presenti nel sistema Paese e le modalità con cui esse possono riguardare i diversi settori (finanziari e non);
– sono state definite le strategie che le Autorità intendono attuare per mitigare le vulnerabilità riscontrate nei presidi di prevenzione e contrasto.
IVASS richiede pertanto alle imprese di assicurazione con sede legale in uno Stato membro dello Spazio Economico Europeo informazioni sull’attività assicurativa svolta Italia nei rami Vita in regime di libera prestazione di servizi, per la valutazione – di propria competenza – in merito al rischio di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo.
Tali imprese dovranno inoltrare entro il 28 luglio 2017, in allegato a specifico messaggio di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo ispettorato@pec.ivass.it:
- un foglio elettronico compilato con le sole informazioni della sezione V (“Intermediari”) contenute in uno specifico allegato alla Lettera; e
- una lettera di trasmissione (e ogni eventuale altra comunicazione in merito) sottoscritta da chi ha i poteri di rappresentanza dell’impresa.
Le imprese che operano in Italia nei rami Vita anche in regime di stabilimento potranno trasmettere quanto richiesto anche tramite l’indirizzo di posta elettronica certificata della Rappresentanza generale in Italia, specificando che il messaggio si riferisce all’attività svolta in Italia in regime di libera prestazione di servizi.
Quelle che operano in Italia nei rami Vita esclusivamente in regime di libera prestazione di servizi potranno utilizzare un indirizzo di posta elettronica certificata o, se sprovvisti, inviare la documentazione all’indirizzo servizio.ispettorato@ivass.it tramite posta elettronica ordinaria.