L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), ha pubblicato i risultati dell’azione comune di vigilanza sull’informativa ESG degli amministratori di benchmark, ai sensi del Regolamento sui benchmark, che si è svolta nel 2024.
Si è trattato della prima azione comune condotta da ESMA insieme alle autorità nazionali competenti, nel suo ruolo di supervisore diretto degli amministratori di benchmark, e ha dato luogo a raccomandazioni relativamente all’informativa ESG:
- alla Commissione europea, per potenziali modifiche alle misure di livello 2 del BMR con l’obiettivo di alleggerire l’onere normativo per gli amministratori di benchmark
- agli amministratori di benchmark, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e la comparabilità delle informazioni ESG a beneficio degli utenti dei benchmark: in particolare, per diversi fattori ESG, l’esercizio ha evidenziato che la mancanza di indicazioni specifiche sulla definizione e sul calcolo dei fattori ESG ha portato a divergenze e incoerenze tra gli amministratori di benchmark; inoltre, ha evidenziato approcci incoerenti nelle ipotesi sottostanti, che gli amministratori utilizzano per la determinazione dei fattori.
Nella relazione, ESMA prende in considerazione il più ampio contesto normativo sulla finanza sostenibile e la necessità di garantire la coerenza e la compatibilità dei requisiti di informativa ESG tra le varie legislazioni in materia di finanza sostenibile.