Il Capo del Dipartimento Immobili e appalti della Banca d’Italia, Luigi Donato, ha presentato un intervento sulla governance nel settore immobiliare, criteri ESG e antiriciclaggio.
In particolare, evidenzia Donato, la consapevolezza che anche le attività immobiliari possono essere strumento di operazioni illecite è sicuramente molto diffusa, quasi un dato comune di esperienza, ed emerge anche dalle analisi effettuate a livello internazionale. Si può iniziare dalla Relazione della Commissione al Parlamento Europeo sulla valutazione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo che incidono sul mercato interno e sono connessi ad attività transfrontaliere del 26 giugno 2017. Nel paragrafo espressamente dedicato al real estate la valutazione sulla vulnerabilità degli investimenti nel settore parte dalla considerazione del persistere dell’uso nelle transazioni (in tutto o in parte) del contante che accresce il rischio di operazioni anonime e illecite.
In materia di antiriciclaggio, si segnala il webinar del 25 febbraio sulla Lotta al riciclaggio mediante il diritto penale – Recepimento Direttiva UE 2018/1673.
Il punto di maggiore debolezza, continua Donato, è indicato nella circostanza che nelle attività del real estate, oltre agli agenti immobiliari, sono coinvolti vari altri professionisti; tale complessità finisce per ostacolare controlli efficaci, specie nel caso di investimenti provenienti da paesi al di fuori dell’Unione europea o che riguardano persone esposte politicamente. Il livello di attenzione ai rischi di riciclaggio dipende dalle dimensioni della struttura operativa interessata
Sul punto, conclude Donato, i tempi sembrano propizi per avviare nel settore immobiliare un’azione diffusa di sensibilizzazione e di formazione in ordine all’attuazione delle cautele e della disciplina antiriciclaggio; la nuova spinta che promana dall’affermazione del principio della governance sostenibile sembra da sfruttare per imprimere un salto di qualità in termini di aderenza ad elevati standard etici e di legalità recuperando, tra l’altro, anche una disciplina ormai tradizionale, come l’antiriciclaggio, sotto il nuovo cappello ESG.