Il GAFI, in seguito delle revisioni del febbraio 2023 della propria Raccomandazione 25 sulla titolarità effettiva e la trasparenza di trust e altri negozi fiduciari, ha aggiornato la sua guida in materia di antiriciclaggio.
La Guida così aggiornata, in sintesi:
- si propone di aiutare i Paesi e il settore privato a comprendere meglio come i requisiti di trasparenza si applicano agli accordi giuridici
- fornisce una guida pratica su come comprendere e valutare i rischi di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo associati ai trust e a dispositivi giuridici simili
- spiega i requisiti del GAFI per ottenere informazioni sulla titolarità effettiva adeguate, accurate e aggiornate per i trust e gli istituti giuridici analoghi, ed evidenzia i meccanismi per verificare tali informazioni
- sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale, dato che tali accordi possono essere potenzialmente abusati per facilitare il riciclaggio di denaro transfrontaliero o il finanziamento del terrorismo
- riflette i suggerimenti emersi dalle consultazioni pubbliche e dall’ampio coinvolgimento del settore privato e di altre parti interessate.
- completa un ampio lavoro volto a migliorare la trasparenza della proprietà effettiva a livello globale.
Il GAFI ricorda che i c.d. trust “espressi” e gli accordi giuridici analoghi sono generalmente costituiti per scopi essenziali e legittimi: tuttavia, per prevenire i casi in cui tali accordi possano essere abusati per eludere le misure antiriciclaggio e antiterrorismo (AML/CFT), è essenziale la possibilità di identificare in modo adeguato ed efficace i titolari effettivi di questi accordi.
Secondo il GAFI, i Paesi dovrebbero infatti valutare i rischi di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo (ML/TF) (ML/TF) di un uso improprio degli accordi legali, e quindi adottare misure preventive: in particolare, dovrebbero assicurarsi che vi siano informazioni adeguate, accurate e aggiornate sui trust espressi e su altri istituti giuridici similari.
Tali informazioni includono principalmente quelle relative ai disponenti, fiduciari, protettori e beneficiari, oppure classi di beneficiari e qualsiasi altra persona che eserciti il controllo effettivo finale, che possono essere ottenute o consultate in modo efficiente e tempestivo dalle autorità competenti.
Inoltre, i Paesi dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di facilitare l’accesso alle informazioni sulla proprietà effettiva e sul controllo da parte delle istituzioni finanziarie (IF) e delle imprese e professioni non finanziarie designate (DNFB), che si impegnino a rispettare i requisiti stabiliti nella Raccomandazione 10 (R.10) e nella Raccomandazione 22 (R.22).
La presente Guida sulla Raccomandazione 25 (R.25), in sostanza, integra il precedente lavoro del GAFI sul rafforzamento della trasparenza delle persone giuridiche, concentrandosi sui requisiti di trasparenza applicabili ai “dispositivi giuridici”, che si riferiscono a trust espliciti o ad altri dispositivi giuridici simili.
Il GAFI ricorda che i trust non sono un tipo di entità giuridica o di veicolo societario, ma sono un rapporto tra le principali parti principali di tale accordo.
La Guida si concentra dunque sui requisiti della Raccomandazione 25 e affronta le caratteristiche specifiche dei trust, nonché i relativi obblighi di trasparenza in materia di antiriciclaggio e di finanziamento del terrorismo.
Essa integra la Guida pubblicata sulla Raccomandazione 24 (R.24), in considerazione di alcuni elementi che si sovrappongono, e mira a fornire assistenza nell’implementazione dei requisiti della Raccomandazione R.25, adottata nel febbraio 2023.
Le linee guida relative alla Raccomandazione 24 e alla Raccomandazione 25 dovrebbero essere lette in parallelo come un‘informazione uniforme, per gli approcci dei Paesi all’implementazione degli Standard GAFI sulla proprietà effettiva.