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Antiriciclaggio: il Consiglio UE adotta le norme dell’AML package

30 Maggio 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Il Consiglio europeo ha adottato oggi il pacchetto di nuove norme di riforma della disciplina antiriciclaggio riconducibili al c.d. AML package.

Il nuovo pacchetto antiriciclaggio si compone del nuovo Regolamento Antiriciclaggio, della VI Direttiva Antiriciclaggio e di un Regolamento di istituzione della nuova Autorità Antiriciclaggio (AMLA).

L’AML package si completa con il Regolamento (UE) 2023/1113 sui dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e determinate cripto-attività, già adottato il 31 maggio 2023.

Nel nuovo regime europeo tutte le norme che regolano la disciplina antiriciclaggio nel settore privato saranno contenute nel nuovo Regolamento Antiriciclaggio mentre la VI Direttiva Antiriciclaggio disciplinerà l’organizzazione delle autorità nazionali di vigilanza di competenti nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il contrasto al finanziamento del terrorismo.

Il Regolamento Antiriciclaggio, in quanto tale direttamente applicabile nei singoli stati membri, andrà quindi per la prima volta ad armonizzare le norme AML in tutta l’UE, eliminando differenze rilevanti tra stati membri.

Viene altresì esteso l’ambito soggettivo del regime AML, che comprenderà nuovi soggetti obbligati, tra cui gli operatori del settore delle criptovalute, i commercianti di beni di lusso e le squadre e gli agenti di calcio.

Inoltre, tra le varie novità, il Regolamento Antiriciclaggio stabilisce requisiti di due diligence più severi, prevede nuove norme in tema di titolarità effettiva e fissa un limite di 10.000 euro per i pagamenti in contanti.

La VI Direttiva Antiriciclaggio migliorerà l’organizzazione dei sistemi nazionali antiriciclaggio, stabilendo regole chiare sulle modalità di collaborazione tra le unità di informazione finanziaria (UIF), che raccolgono informazioni su attività finanziarie sospette negli Stati membri, e le autorità di vigilanza.

La nuova direttiva antiriciclaggio prescrive inoltre che gli Stati membri dell’UE rendano disponibili, attraverso un unico punto di accesso, le informazioni provenienti dai registri centralizzati dei conti bancari, contenenti i dati relativi a chi possiede un determinato conto bancario e dove.

Poiché la direttiva antiriciclaggio consentirà l’accesso al punto unico solo alle UIF, il Consiglio UE ha adottato altresì una direttiva separata per garantire che le autorità nazionali di contrasto abbiano accesso a questi registri attraverso il punto di accesso unico.

La direttiva prevede anche l’armonizzazione del formato degli estratti conto bancari.

L’accesso diretto e l’uso di formati armonizzati da parte delle banche è uno strumento importante nella lotta ai reati e negli sforzi per rintracciare e confiscare i proventi di reato.

Infine viene istituita una nuova Autorità europea per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo (AMLA) che avrà poteri di vigilanza diretti e indiretti sui soggetti obbligati ad alto rischio nel settore finanziario.

Data la natura transfrontaliera della criminalità finanziaria, la nuova autorità aumenterà l’efficienza del quadro AML/CFT creando un meccanismo integrato con le autorità di vigilanza nazionali per garantire il rispetto degli obblighi AML/CFT da parte dei soggetti obbligati di tale settore.

L’AMLA avrà anche un ruolo di supporto per quanto riguarda il settore non finanziario e coordinerà e sosterrà le UIF.

Oltre ai poteri di vigilanza e al fine di garantire la conformità, in caso di violazioni gravi, sistematiche o ripetute degli obblighi direttamente applicabili, l’Autorità potrà imporrà sanzioni pecuniarie.

I testi adottati oggi dal Consiglio UE saranno pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE al fine della loro entrata in vigore.

Il Regolamento antiriciclaggio si applicherà tre anni dopo l’entrata in vigore. Gli Stati membri avranno due anni per recepire alcune parti della direttiva antiriciclaggio e tre anni per altre.

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