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Attualità

Antiriciclaggio: il GAFI traccia i futuri obiettivi strategici e approva le modifiche agli standard contro la proliferazione

28 Ottobre 2020

Antonio Martino, Of Counsel, DLA Piper

Ernesto Carile, Tenente Colonnello, Guardia di finanza

Di cosa si parla in questo articolo

Dal 21 al 23 ottobre 2020 si è tenuta, in forma virtuale, la riunione plenaria del GAFI – FATF, coordinata dalla presidenza di turno tedesca, durante la quale sono stati affrontati gli obiettivi strategici dell’organismo intergovernativo in relazione alle politiche di contrasto al riciclaggio, al finanziamento del terrorismo ed al finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa[1]. Vista la situazione di grave crisi dovuta alla pandemia da COVID-19, il GAFI ha ribadito l’impegno a supportare i governi, le Autorità di controllo e tutti gli stakeholders al fine di impedire che le ingenti risorse pubbliche iniettate nell’economia per superare la crisi in atto vengano sottratte fraudolentemente al sistema e riciclate. In tale contesto, i delegati GAFI hanno individuato come le risposte ai rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo legati al COVID-19 costituiscano un obiettivo strategicoda perseguire, rafforzando l’approccio basato sul rischio per prevenire e mitigare la possibilità che organizzazioni criminali e terroristiche possano approfittare della pandemia e, pertanto, è stata richiamata la centralità di un’applicazione efficace e puntuale delle Raccomandazioni. Inoltre, il Presidente Marcus PLEYER ha richiamato l’importanza delle istruzioni emanate dal GAFI nel maggio 2020 relative agli indicatori di anomalia ed alle best practices connesse alle minacce AML/CFT derivanti dalla crisi del coronavirus[2]. Infatti, tale documento viene ritenuto tuttora valido e utile per le Autorità di Controllo ed i soggetti interessati, considerato che si continuano a riscontrare, in tutto il mondo, casi di contraffazione di prodotti medici, frodi sugli investimenti, truffe informatiche e illecita percezione degli aiuti economici concessi dagli Stati. Allo stesso tempo, la pandemia ha gravemente inciso sulla capacità di alcuni governi e del settore privato ad attuare solide misure per rilevare, prevenire e indagare sul riciclaggio di denaro e sul finanziamento del terrorismo[3]. Vista l’attuale recrudescenza della crisi, i membri del GAFI hanno rinnovato l’impegno per sensibilizzare le giurisdizioni nell’identificazione e nella valutazione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo derivanti dal coronaviruscon un approccio basato sul rischio che preveda una efficace condivisione delle informazioni tra enti pubblici e privati, fattore cruciale per garantire che i sistemi AML/CFT possano adattarsi all’attuale contesto in evoluzione.

Nel corso della riunione plenaria è stato ribadito anche come i processi di Mutual Evaluatione di Follow-up dei sistemi nazionali AML/CFT e dell’effettiva attuazione degli standards GAFI, rimangono un obbiettivo strategico imprescindibile. Dopo che nel mese di aprile 2020 erano state posticipate le scadenze già previste[4], i delegati hanno deciso di proseguire nelle attività di valutazione reciproca cercando di calmierare gli spostamenti fisici degli ispettori a causa delle limitazioni dovute al COVID-19, mantenendo comunque la qualità delle valutazioni. Inoltre, sempre in risposta alla situazione dovuta alla pandemia, si è deciso di proseguire nei processi di monitoraggio delle giurisdizioni ad alto rischio e di quelle con debolezze strategiche nei rispettivi ordinamenti per prevenire il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. Le attività di collaborazione con i Paesi con carenze strategiche AML/CFT (“grey list”), pertanto, proseguiranno con l’impegno a superare e risolvere le criticità rilevate e riferire al GAFI in merito ai progressi fatti[5]. In tale contesto non saranno più soggette al processo di monitoraggio l’Islanda e la Mongolia, infatti, nonostante la possibilità concessa di derogare alle scadenze previste a causa della pandemia, hanno risolto le loro carenze strategiche e rafforzato i rispettivi assetti di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. In relazione poi alle giurisdizioni ad alto rischio (“black list”), ed in particolare all’Iran e alla Corea del Nord, il GAFI ribadisce l’applicazione di procedure rafforzate di due diligencenei processi di compliance AML/CFT/CPF[6].

Probabilmente il principale risultato che il GAFI ha ottenuto nel corso della recente plenaria va individuato nel rafforzamento delle misure di contrasto al finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa mediante la modifica alla Raccomandazione 1[7] e della relativa Nota Interpretativa sulla valutazione dei rischi e del risk-based approach. Inoltre è stata approvata la modifica della Raccomandazione 2[8] con lo scopo di migliorare e rafforzare gli scambi di informazioni e la collaborazione tra le Autorità AML[9].

In particolare gli emendamenti introdotti alla R.1 prevedono che i Paesi “identifichino, valutino e comprendano i rischi nel settore finanziario relativi alla proliferazione”, specificando che l’approccio al rischio si riferisce alla potenziale violazione, mancata attuazione o elusione degli obblighi in materia di sanzioni finanziarie del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Raccomandazione nr. 7). Inoltre, la “nuova” Raccomandazione nr. 1 obbliga i Paesi ad intraprendere “azioni commisurate volte a garantire che tali rischi siano mitigati efficacemente”. Infine, il nuovo testo prevede che gli intermediari finanziari e gli altri soggetti obbligati identifichino, valutino ed adottino misure efficaci per ridurre il rischio, oltre che di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo, anche di finanziamento alla proliferazione di armi di distruzione di massa. Quello che si propone di integrare è l’approccio basato sul rischio connesso a potenziali violazioni, aggiramenti e mancata attuazione di sanzioni finanziarie per contrastare il finanziamento alla proliferazione[10]. I nuovi standards emanati, quindi, mirano a completare gli obblighi che gli istituti finanziari e gli altri soggetti interessati dovranno rispettare con riguardo alla valutazione ed alla riduzione del rischio mediante l’adozione di misure appropriate, documentando e aggiornando tali attività per renderle disponibili alle Autorità di Controllo.

Alla luce delle novità introdotte in termini di risposta globale al finanziamento della proliferazione, il GAFI si è impegnato a sviluppare e aggiornare le Linee Guida del 2018[11] sulla valutazione e mitigazione del rischio di finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa, nonché di adattare i processi di mutua valutazione delle giurisdizioni sull’applicazione dei nuovi requisiti, concedendo agli Stati un ragionevole lasso temporale per adeguare i rispettivi ordinamenti.

 

[1] Outcomes FATF Plenary, 21-23 October 2020:

https://www.fatf-gafi.org/publications/fatfgeneral/documents/outcomes-fatf-plenary-october-2020.html.

[2] The importance of allocating sufficient resources to AML/CFT regimes during the COVID-19 pandemic:

https://www.fatf-gafi.org/publications/fatfgeneral/documents/covid-19-impact-oct-2020.html.

[3] COVID-19-related Money Laundering and Terrorist Financing – Risks and Policy Responses – May 2020:

https://www.fatf-gafi.org/media/fatf/documents/COVID-19-AML-CFT.pdf. Per approfondimenti sul documento: Diritto Bancario – Prime indicazioni FATF in materia di adempimenti AML nella fase di emergenza Covid-19 – Antonio Martino e Ernesto Carile -21/05/2020: https://www.dirittobancario.it/news/antiriciclaggio/prime-indicazioni-fatf-materia-di-adempimenti-aml-nella-fase-di-emergenza-covid-19.

[4] Il 28 aprile 2020 il GAFI aveva rinviato temporaneamente tutte le attività di mutua valutazione reciproca e follow-up in corso relative all’applicazione degli standard AML/CFT presso alcune giurisdizioni. Inoltre sono stati sospesi i processi di revisione per la redazione dell’elenco degli Stati ad alto rischio, concedendo una proroga delle scadenze di almeno 4 mesi. http://www.fatf-gafi.org/publications/fatfgeneral/documents/mer-postponement-covid-19.html.

[5] Le giurisdizioni monitorate che stanno collaborando attivamente con il GAFI per affrontare le loro carenze strategiche nel contrastato al riciclaggio di denaro, al finanziamento del terrorismo e al finanziamento della proliferazione sono: Albania, Barbados, Botswana, Cambogia, Ghana, Giamaica, Mauritius, Myanmar, Nicaragua, Pakistan, Panama, Uganda e Zimbabwe.

[6] High-Risk Jurisdictions subject to a Call for Action – 21 February 2020: http://www.fatf-gafi.org/publications/high-risk-and-other-monitored-jurisdictions/documents/call-for-action-february-2020.html.

[7] RECOMMENDATION n. 1.Assessing risks and applying a risk-based approach. Countries should identify, assess, and understand the money laundering and terrorist financing risks for the country, and should take action, including designating an authority or mechanism to coordinate actions to assess risks, and apply resources, aimed at ensuring the risks are mitigated effectively. Based on that assessment, countries should apply a risk-based approach (RBA) to ensure that measures to prevent or mitigate money laundering and terrorist financing are commensurate with the risks identified. This approach should be an essential foundation to efficient allocation of resources across the anti-money laundering and countering the financing of terrorism (AML/CFT) regime and the implementation of risk-based measures throughout the FATF Recommendations. Where countries identify higher risks, they should ensure that their AML/CFT regime adequately addresses such risks. Where countries identify lower risks, they may decide to allow simplified measures for some of the FATF Recommendations under certain conditions. Countries should also identify, assess, and understand the proliferation financing risks for the country. In the context of Recommendation 1, “proliferation financing risk” refers strictly and only to the potential breach, non-implementation or evasion of the targeted financial sanctions obligations referred to in Recommendation 7. Countries should take commensurate action aimed at ensuring that these risks are mitigated effectively, including designating an authority or mechanism to coordinate actions to assess risks, and allocate resources efficiently for this purpose. Where countries identify higher risks, they should ensure that they adequately address such risks. Where countries identify lower risks, they should ensure that the measures applied are commensurate with the level of proliferation financing risk, while still ensuring full implementation of the targeted financial sanctions as required in Recommendation 7. Countries should require financial institutions and designated non-financial businesses and professions (DNFBPs) to identify, assess and take effective action to mitigate their money laundering, terrorist financing and proliferation financing risks. https://www.fatf-gafi.org/media/fatf/documents/recommendations/pdfs/FATF%20Recommendations%202012.pdf.

[8] RECOMMENDATION n. 2. National cooperation and coordination. Countries should have national AML/CFT/CPF policies, informed by the risks identified, which should be regularly reviewed, and should designate an authority or have a coordination or other mechanism that is responsible for such policies. Countries should ensure that policy-makers, the financial intelligence unit (FIU), law enforcement authorities, supervisors and other relevant competent authorities, at the policymaking and operational levels, have effective mechanisms in place which enable them to cooperate, and, where appropriate, coordinate and exchange information domestically with each other concerning the development and implementation of policies and activities to combat money laundering, terrorist financing and the financing of proliferation of weapons of mass destruction. This should include cooperation and coordination between relevant authorities to ensure the compatibility of AML/CFT/CPF requirements with Data Protection and Privacy rules and other similar provisions (e.g. data security/localisation). https://www.fatf-gafi.org/media/fatf/documents/recommendations/pdfs/FATF%20Recommendations%202012.pdf.

[9] Public Statement on Counter Proliferation Financing:

https://www.fatf-gafi.org/publications/financingofproliferation/documents/statement-proliferation-financing-2020.html.

[10] Per approfondimenti sulla modifica alla Raccomandazione nr. 1: Diritto Bancario – Antiriciclaggio: il GAFI include il contrasto alla proliferazione nella Raccomandazione sull’approccio basato sul rischio – Antonio Martino e Ernesto Carile – 07/08/2020: http://www.dirittobancario.it/news/antiriciclaggio/antiriciclaggio-il-gafi-include-il-contrasto-alla-proliferazione-nella-raccomandazione-approccio.

[11] FATF Guidance on Counter Proliferation Financing del Febbraio 2018 – http://www.fatf-gafi.org/media/fatf/documents/reports/Guidance-Countering-Proliferation-Financing.pdf.

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