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Antiriciclaggio: il nuovo piano rafforzato della Commissione europea

8 Maggio 2020
Di cosa si parla in questo articolo
AML

La Commissione europea ha presentato un piano d’azione organico per rafforzare ulteriormente la lotta dell’UE contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

Il piano verrà adottato nei prossimi 12 mesi per migliorare l’applicazione, la vigilanza e il coordinamento delle norme dell’UE in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

La Commissione ha inoltre pubblicato oggi una metodologia più trasparente e perfezionata per individuare i paesi terzi ad alto rischio, i cui regimi di lotta contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo accusano carenze strategiche che costituiscono una severa minaccia per il sistema finanziario dell’UE. In questo modo sarà rafforzato il nostro impegno nei confronti dei paesi terzi e sarà garantita una migliore cooperazione con il Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI).

Infine, la Commissione ha adottato anche un nuovo elenco di paesi terzi i cui quadri giuridici di lotta contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo accusano carenze strategiche.

Di seguito le novità del piano d’azione come espressamente riportate nel comunicato stampa della Commissione UE, pubblicato anche in allegato.

Piano d’azione per una politica organica dell’UE in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e di lotta al finanziamento del terrorismo

Il piano d’azione presentato oggi si fonda su sei pilastri, ciascuno dei quali è volto a migliorare globalmente la lotta dell’UE contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo e a rafforzarne il ruolo in questo ambito sulla scena mondiale. Questi sei pilastri, combinati tra loro, garantiranno una maggiore armonizzazione delle norme dell’UE e quindi una loro maggiore efficacia. Le norme saranno oggetto di una migliore vigilanza e garantiranno un coordinamento più efficace tra le autorità degli Stati membri.

I sei pilastri sono indicati di seguito:

  1. Applicazione efficace delle norme dell’UE: la Commissione continuerà a seguire da vicino l’attuazione delle norme dell’UE da parte degli Stati membri per garantire che le norme nazionali siano in linea con i più elevati standard possibili. Contestualmente, il piano d’azione presentato oggi incoraggia l’Autorità bancaria europea (ABE) ad avvalersi pienamente dei suoi nuovi poteri per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
  2. Un corpus normativo unico: l’attuale normativa dell’UE, benché efficace e di vasta portata, viene in genere applicata in modi molto diversi dagli Stati membri. Un’interpretazioni divergente delle norme determina pertanto lacune nel nostro sistema, che possono essere sfruttate dai criminali. Per contrastare questo fenomeno, la Commissione proporrà un insieme più armonizzato di norme nel primo trimestre del 2021.
  3. Vigilanza a livello dell’UE: attualmente spetta ai singoli Stati membri assicurare la vigilanza delle norme dell’UE in questo settore, con il risultato di creare possibili lacune nelle modalità con cui tale vigilanza è esercitata. Nel primo trimestre del 2021 la Commissione proporrà di istituire un’autorità di vigilanza a livello dell’UE.
  4. Un meccanismo di coordinamento e di sostegno per le unità di informazione finanziaria degli Stati membri: le unità di informazione finanziaria negli Stati membri svolgono un ruolo fondamentale per individuare le operazioni e le attività che potrebbero essere collegate ad attività criminali. Nel primo trimestre del 2021 la Commissione proporrà di istituire un meccanismo dell’UE finalizzato a coordinare e sostenere ulteriormente il lavoro di questi organismi.
  5. Attuare le disposizioni di diritto penale e lo scambio di informazioni a livello unionale: la cooperazione giudiziaria e di polizia, sulla base di strumenti e accordi istituzionali dell’UE, è essenziale per garantire un adeguato scambio di informazioni. E anche il settore privato può svolgere un ruolo nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. La Commissione pubblicherà orientamenti sul ruolo dei partenariati pubblico-privato al fine di chiarire e migliorare la condivisione dei dati.
  6. Il ruolo dell’UE a livello mondiale: l’UE è un soggetto che partecipa attivamente, nell’ambito del Gruppo di azione finanziaria internazionale e sulla scena mondiale, alla definizione di norme internazionali per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Da parte nostra siamo determinati a intensificare gli sforzi per operare in questo ambito come soggetto unico su scala mondiale. In particolare l’UE dovrà adeguare il suo approccio ai paesi terzi che evidenziano carenze nei rispettivi regimi di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo tali da mettere a repentaglio il mercato unico. La nuova metodologia pubblicata oggi contestualmente al piano d’azione fornisce all’UE tutti gli strumenti necessari a tal fine. In attesa dell’applicazione della metodologia rivista, l’elenco aggiornato pubblicato oggi dall’UE assicura una migliore conformità al più recente elenco del GAFI (Gruppo di azione finanziaria internazionale).

Al fine di garantire discussioni inclusive sull’elaborazione di tali politiche, la Commissione ha avviato oggi una consultazione pubblica sul piano d’azione. Le autorità, i portatori di interessi e i cittadini avranno tempo fino al 29 luglio per pronunciarsi al riguardo.

Una metodologia perfezionata

La Commissione ha pubblicato oggi una nuova metodologia per individuare i paesi terzi ad alto rischio i cui regimi nazionali di lotta contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo accusano carenze strategiche tali da costituire una severa minaccia per il sistema finanziario dell’UE. La nuova metodologia è intesa a garantire maggiore chiarezza e trasparenza nel processo di individuazione di tali paesi terzi. I nuovi elementi fondamentali riguardano: i) l’interazione tra il processo d’inserimento nella lista dell’UE e del GAFI; ii) un maggiore dialogo con i paesi terzi; e (iii) la consultazione rafforzata degli esperti degli Stati membri. Il Parlamento europeo e il Consiglio avranno accesso a tutte le pertinenti informazioni nelle diverse fasi delle procedure, fatti salvi gli opportuni requisiti di trattamento.

Elenco aggiornato

Ai sensi della direttiva antiriciclaggio, la Commissione è tenuta per legge a individuare i paesi terzi ad alto rischio i cui regimi di lotta contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo accusano carenze strategiche. In attesa dell’applicazione della metodologia perfezionata di cui sopra, la Commissione ha rivisto oggi il suo elenco, tenendo conto degli sviluppi intervenuti a livello internazionale a partire dal 2018. Il nuovo elenco è ora meglio allineato a quelli pubblicati dal GAFI.

Sono stati inseriti nell’elenco i seguenti paesi: Bahamas, Barbados, Botswana, Cambogia, Ghana, Giamaica, Maurizio, Mongolia, Myanmar, Nicaragua, Panama e Zimbabwe.

Sono stati rimossi dall’elenco i seguenti paesi: Bosnia-Erzegovina, Etiopia, Guyana, Repubblica democratica popolare del Laos, Sri Lanka e Tunisia.

La Commissione ha modificato l’elenco mediante un regolamento delegato, che sarà ora presentato al Parlamento europeo e al Consiglio per approvazione entro un mese (termine prorogabile di un mese). In considerazione della pandemia di coronavirus, il regolamento odierno con l’elenco di paesi terzi – e quindi le nuove misure di protezione – si applica solo a partire dal 1º ottobre 2020, per garantire che tutti i portatori di interessi abbiano il tempo di prepararsi adeguatamente. Ciò non vale tuttavia per la rimozione di paesi dall’elenco, che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Contesto

Nel pacchetto antiriciclaggio del luglio 2019 la Commissione ha evidenziato una serie di carenze nel quadro dell’UE in materia di lotta contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. Anche se il recepimento e l’entrata in vigore di recenti atti legislativi permetteranno di ovviare ad alcuni di questi problemi, altri resteranno però irrisolti. In reazione a tale pacchetto, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno invitato la Commissione a esaminare possibili misure per definire una serie di norme più armonizzate, una migliore vigilanza, anche a livello dell’UE, nonché un migliore coordinamento tra le unità di informazione finanziaria. Il piano d’azione presentato oggi è la risposta della Commissione a tale invito, nonché il primo passo per conseguire la priorità della Commissione di istituire un nuovo quadro organico per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. La nuova metodologia – anch’essa pubblicata oggi – per individuare e mitigare le minacce per l’integrità del sistema finanziario dell’UE poste dalle carenze strategiche del quadro in materia lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo di alcuni paesi terzi garantirà all’UE ulteriori strumenti per affrontare i rischi esterni.

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