Della riforma della Legge Fallimentare attuata dal nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza parleremo nel Convegno del 13 e 14 febbraio. Per programma completo e modalità di iscrizione vedasi la pagina dell’evento indicata tra i contenuti correlati. |
Il Consiglio dei Ministri riunitosi oggi, giovedì 10 gennaio 2019, ha approvato, in esame definitivo, il decreto legislativo che, in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155, introduce il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
Come si legge nel comunicato stampa del Governo, di seguito espressamente riportato, il Codice ha l’obiettivo di riformare in modo organico la disciplina delle procedure concorsuali, con due principali finalità: consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese e salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa dovuto a particolari contingenze.
Tra le principali novità:
- si sostituisce il termine fallimento con l’espressione “liquidazione giudiziale” in conformità a quanto avviene in altri Paesi europei, come la Francia o la Spagna, al fine di evitare il discredito sociale anche personale che anche storicamente si accompagna alla parola “fallito”;
- si introduce un sistema di allerta finalizzato a consentire la pronta emersione della crisi, nella prospettiva del risanamento dell’impresa e comunque del più elevato soddisfacimento dei creditori;
- si dà priorità di trattazione alle proposte che comportino il superamento della crisi assicurando continuità aziendale;
- si privilegiano, tra gli strumenti di gestione delle crisi e dell’insolvenza, le procedure alternative a quelle dell’esecuzione giudiziale;
- si uniforma e si semplifica la disciplina dei diversi riti speciali previsti dalle disposizioni in materia concorsuale;
- si prevede la riduzione della durata e dei costi delle procedure concorsuali;
- si istituisce presso il Ministero della giustizia un albo dei soggetti destinati a svolgere su incarico del tribunale funzioni di gestione o di controllo nell’ambito di procedure concorsuali, con l’indicazione dei requisiti di professionalità esperienza e indipendenza necessari all’iscrizione;
- si armonizzano le procedure di gestione della crisi e dell’insolvenza del datore di lavoro con forme di tutela dell’occupazione e del reddito di lavoratori.
Interveranno come relatori al Convegno sulla riforma della legge fallimentare: Sido Bonfatti, Professore ordinario di diritto commerciale, Università di Modena e Reggio Emilia; Vittorio Zanichelli*, già Presidente del Tribunale di Modena; Massimo Montanari, Professore ordinario di diritto processuale civile, Università di Parma; Danilo Galletti*, Professore ordinario di diritto commerciale, Università degli Studi di Trento; Giuseppe Fichera, Consigliere, Corte di Cassazione; Aldo Angelo Dolmetta, Consigliere, Corte di Cassazione; Luciano Panzani*, Presidente della Corte d’appello di Roma; Alida Paluchowski, Presidente sezione fallimentare, Tribunale di Milano; Luca Mandrioli, Professore a contratto di diritto fallimentare, Università di Modena e Reggio Emilia; Ugo Malvagna, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Bruno Inzitari, Professore ordinario di diritto privato, Università degli Studi di Milano-Bicocca; Stefano Ambrosini*, Professore ordinario di diritto commerciale, Università del Piemonte Orientale; Alberto Pazzi, Consigliere, Corte di Cassazione; Filippo d’Aquino, Consigliere, Corte di Cassazione; Alessandro Farolfi, Giudice delegato, Tribunale di Ravenna; Francesco Salerno, KPMG Studio Associato; Gabriella Covino e Luca Jeantet, Studio Legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners.
* già membro della Commissione Rordorf per la riforma delle procedure concorsuali |